razióne

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Lessico

sf. [sec. XVI; dal latino ratío-ōnis, conto, calcolo, per influsso dello spagnolo ración, propr., quanto spetta a ciascuno secondo il calcolo]. La parte di un tutto che spetta di volta in volta a ciascun individuo secondo una determinata distribuzione; porzione: razione di pasta, di frutta; razione scarsa, abbondante; una razione di biada per il cavallo; questa è la tua razione di sigarette.

Storia militare

Nel linguaggio militare, la razione viveri rappresenta quanto è giornalmente dovuto al soldato in viveri e altri generi e ai quadrupedi in foraggi. L'attuale razione viveri ordinaria dell'esercito italiano comprende viveri di prima necessità (caffè, carne, zucchero, pane, pasta, ecc.). Sono inoltre previste integrazioni e somministrazioni di generi di conforto spettanti ai militari in speciali condizioni o in determinate destinazioni di servizio che comportano un maggior dispendio di energie o il superamento di disagi particolarmente gravosi (attività addestrative, gare atletiche, donazioni di sangue, servizi di guardia e vigilanza a depositi, polveriere, aeroporti, servizio di ordine pubblico). La razione viveri ordinaria può essere sostituita in taluni casi dalla razione viveri speciali (da viaggio, da combattimento, di emergenza). In particolare la razione da combattimento è costituita da cibi inscatolati rinchiusi in contenitori a prova d'acqua. In tutti gli eserciti moderni, a parte quello statunitense che, dopo la fine della II guerra mondiale, ha avuto quasi continuamente reparti operativi al fronte, l'impiego della razione da combattimento è caduto per lungo tempo in disuso o è rimasto esclusivo appannaggio di reparti speciali. La situazione è mutata all'inizio degli anni Novanta del sec. XX quando, con il moltiplicarsi delle missioni all'estero, il suo impiego si è fatto molto più frequente. L'esercito italiano adotta ancora una formula di razione da combattimento unica e completa, dotata di fornelletto riscaldatore e sufficiente all'intera giornata; altri eserciti hanno razioni valide per mezza giornata (esercito statunitense) ma con più menù (dai 4 della Francia ai 12 degli USA), oppure studiate per il clima del proprio Paese e non impiegabili in altre situazioni climatiche (alcuni Paesi dell'ex Patto di Varsavia). Esistono poi razioni da combattimento appositamente studiate per reparti speciali, di dimensioni contenutissime, estremamente energetiche e totalmente commestibili (compresi i contenitori degli alimenti) per evitare che l'incursore possa lasciare tracce che ne potrebbero tradire la presenza. L'esercito italiano sta curando la realizzazione di razioni diversificate per consentire al combattente di utilizzarle per periodi anche prolungati senza risentire delle intuibili conseguenze dovute a un'alimentazione invariata per lungo tempo.

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