rifùgio

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sm. (pl. -gi) [sec. XIV; dal latino refugíum].

1) Difesa da pericoli e avversità; scampo, riparo: cercare, offrire rifugio; più spesso, luogo che offre riparo e protezione: trovarono nella grotta un insperato rifugio dall'acquazzone;rifugio antiaereo, lo stesso che ricovero. Con accezioni specifiche: A) rifugio alpino, edificio isolato in legno o muratura, con o senza custode, che sorge in una località isolata e che serve come ricovero per gli alpinisti . Fra le varie regole dei rifugi, che sono divisi in categorie per ognuna delle quali vige una tariffa speciale, vi è quella di firmare un registro indicando la meta o se si intende compiere nuove ascensioni o aprire nuove vie. Il regolamento circa l'uso dei rifugi è emanato dal Club Alpino Italiano (CAI). B) In ecologia, stazioni di rifugio, zone di estensione varia la cui natura è conservata più o meno intatta e al riparo dall'influenza dell'uomo (per esempio, foreste naturali, praterie di montagna, boschetti, sponde marine, rive dei corsi d'acqua). Hanno la funzione di serbatoi di specie utili, come gli insetti entomofagi o diversi vertebrati predatori che limitano le popolazioni di parassiti. C) In economia, beni rifugio, beni generalmente di lusso (oggetti preziosi, opere d'arte, ecc.) la cui domanda s'intensifica particolarmente in periodi di forte instabilità monetaria, di progressivo e sensibile deprezzamento della moneta.

2) Fig., ciò che offre protezione e conforto, specialmente morale: il rifugio della preghiera; è il nostro rifugio, riferito a chi offre aiuto nel bisogno.