Lessico

sf. [sec. XIV; dal lat. sedes, sedia, seggio, residenza].

1) Luogo di residenza, di stabile dimora: fissare la propria sede a Milano; cambiare sede. Per estensione, città, luogo in cui risiede e svolge la sua attività un'autorità, un ente, un organismo politico e simili: la sede della prefettura, del governo; Padova è sede di un'antica università. In particolare, edificio in cui risiede un ufficio, un'azienda e simili: il direttore oggi non è in sede. Anche ciascuna delle filiali di un'organizzazione, di un'azienda: è stato trasferito alla sede di Venezia;sede centrale, luogo dove risiedono gli uffici centrali di un'istituzione, di una ditta; sede bancaria, filiale di una certa importanza che coordina e controlla l'attività di una serie di succursali e agenzie e che gode di solito di una certa autonomia nell'ambito delle facoltà concesse dalla direzione generale.

2) Luogo in cui si svolge, per lo più temporaneamente, una data attività, una certa azione: la sede del congresso, della mostra cinematografica;sede civile, tribunale civile. In particolare, luogo della chiesa destinato al sacerdote. Fig.: in sede di, nel corso di, durante lo svolgimento di: modifiche da presentare in sede di discussione dei programmi; nell'uso giuridico: in separata sede, al di fuori del processo in corso e quindi, per estensione, privatamente, a quattr'occhi.

3) Luogo normalmente occupato da oggetti materiali o che si considera dimora di facoltà astratte: dopo il restauro il monumento è stato riportato nella sua sede originaria; il cervello è la sede dell'intelligenza; per estensione: sede di una malattia, parte del corpo in cui ha origine.

4) In senso tecnico, spazio, ambito riservato a una certa funzione. In particolare: A) nelle costruzioni, sede stradale, la piattaforma stradale o parte di essa; anche, ma impropriamente, l'insieme del corpo e della piattaforma stradale. B) In tecnologia, alloggiamento di un pezzo, elemento od organo meccanico (bussola, cuscinetto, albero ecc.). Le superfici che delimitano la sede di un organo meccanico devono avere un'ottima finitura superficiale e perciò spesso sono rettificate; se si richiedono particolari caratteristiche di durata e di precisione si ricorre anche all'applicazione di trattamenti superficiali di indurimento quali la nitrurazione, la tempra superficiale ecc.

5) Ant., seggio; in tal senso oggi solo in loc. come Santa Sede, Sede Apostolica, sede papale e simili, che indicano propriamente la cattedra di San Pietro e quindi il pontificato o anche il potere temporale della Chiesa cattolica; quindi, sede vacante, periodo di tempo che intercorre fra la morte del pontefice e l'elezione del suo successore. Durante questo periodo il governo ad interim della Santa Sede è assunto dal decano del Sacro Collegio, finché il Collegio stesso non elegga un cardinale camerario che riunisca il conclave.

Architettura

In una chiesa la sede (o seggio) per il celebrante deve essere posta nel presbiterio, in luogo da cui il sacerdote sia veduto e appaia come colui che presiede e guida l'assemblea durante l'azione sacra in nome di Cristo. Può essere di pietra o di legno o anche di altra materia, conforme allo stile della chiesa. Le antiche basiliche hanno di preferenza la sede in fondo all'abside, al centro. La sede del vescovo è detta cattedra perché è simbolo della sua autorità di maestro, guida e capo spirituale, centro della vita spirituale della diocesi a lui affidata. Nei secoli passati, per influsso degli usi di corte, la cattedra ha preso talvolta la forma di trono, con baldacchino.

Diritto

L'ordinamento giuridico considera sede, per le persone fisiche, il domicilio, la residenza e la dimora, mentre per le persone giuridiche sede è il luogo in cui esse svolgono la principale attività; per questo la sede risulta dal loro atto costitutivo ed è indicata nel registro delle persone giuridiche. Accanto alla sede principale possono poi costituirsi delle sedi secondarie.

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