sómmo

Indice

(ant. summo), agg. [sec. XIII; latino summus, agg. con valore superl. da super, sopra].

1) Funge da superl. di alto; quindi altissimo, il più alto: le somme cime dei monti; le somme altezze. Fig., il più importante, il più elevato per grado: il sommo sacerdote; l'Essere Sommo, il Sommo Bene, Dio; il sommo poeta, Dante Alighieri. Per estensione, assai grande, enorme: lo ascoltava con sommo stupore; in sommo grado, molto, assai. Nella loc. per sommi capi, limitatamente ai punti essenziali.

2) Come sm., la parte più alta, la sommità, anche fig.: il sommo del monte. Frequente in alcune loc. lett.: a sommo, al sommo, in cima; al sommo di, in cima a, sopra: al sommo del mucchio.

3) Nell'ebraismo antico, il sommo sacerdote ricopriva la suprema carica religiosa e civile. Eletto a vita, il sommo sacerdote rappresentava l'unità del culto ed era a capo di tutto il popolo (portava insegne regali), pur lasciando talvolta lasovranità politica ad altri. A lui solo era permesso di penetrare, una volta all'anno, nel Santo dei Santi, nel giorno dell'espiazione (kippūr), per compiervi il rito di purificazione del tempio mediante l'immolazione del capro espiatorio. Compito del sommo sacerdote era anche quello di consultare Yahwèh mediante oracoli ('ūrīm e tummīm).

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