santo

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agg. e sm. (nel senso 2 si apostrofa davanti a nome cominciante per vocale sia m. sia f.; si tronca di solito in san davanti a nome m. cominciante per consonante o gruppo di consonanti che non sia s impura) [sec. XIII; latino sanctus, pp. di sancīre, rendere sacro].

1) Agg., inviolabile, sacro, che deve essere venerato e rispettato in quanto sancito da una legge superiore, morale o religiosa: il giuramento è santo; la legge è santa. In particolare, in senso religioso, attributo di Dio e di tutto ciò che appartiene a lui o da lui emana; degno di venerazione (per lo più con riferito specifico agli oggetti del culto cattolico): il santo nome di Dio; lo Spirito Santo; la Santa Vergine; la Santa Croce; la Santa Chiesa; il Santo Padre, il papa; la Santa Sede, la residenza papale, la curia romana. Spesso come attributo distintivo e quindi insopprimibile (anche con grafia unita): acqua santa, vedi acquasanta; campo santo, vedi camposanto; luogo santo, chiesa, santuario; i luoghi santi; la terra santa, la Palestina; il santo Sepolcro, quello di Gesù a Gerusalemme; la settimana santa, quella che precede la Pasqua; l'anno santo, l'anno del giubileo; per estensione: guerra, lega santa, ispirata (almeno negli intenti) da motivi religiosi.

2) Riferito a persone, indica chi ha raggiunto la perfezione della vita religiosa o la beatitudine del paradiso; in particolare, epiteto che si unisce al nome di chi è stato santificato dalla Chiesa (spesso abbreviato in s. o S., pl. ss. o SS.): i santi martiri; i SS. Apostoli; sant'Antonio; sant'Anna, ecc.; fare, dichiarare santo, santificare. È anche epiteto delle creature angeliche: l'arcangelo san Gabriele. Seguito dal nome proprio del personaggio santificato, può indicare ellitticamente il giorno in cui se ne celebra la festa, una chiesa, una cappella a lui dedicata o una sua immagine dipinta o scolpita: domani è san Biagio; siamo andati a fare una visita in sant'Ambrogio; ho acquistato un san Sebastiano di un anonimo del Seicento.

3) Conforme alla morale, alla religione; retto, onesto, giusto, puro; una santa donna; le sante gioie della famiglia; fare una santa morte; avere dei santi propositi; parole sante, buone, di conforto religioso; comunemente, parole giustissime, piene di saggezza e di verità. Fig., molto utile, molto efficace, salutare: il tuo è stato un consiglio santo. Frequente in espressioni familiari, con funzione rafforzativa: lasciami in santa pace; fammi il santo piacere di smetterla; tutto il santo giorno, per tutta la durata del giorno, ininterrottamente. In escl. di impazienza, di stizza e simili: santa pazienza!; santo cielo!; santo Dio!

4) Come sm. (f. -a) con lo stesso senso del n. 2: rivolgersi ai santi; il culto dei santi; il santo patrono della città;(tutti) i Santi, la ricorrenza di Ognissanti; oggi è il mio santo, il mio onomastico; hanno portato in processione il santo, l'immagine che lo raffigura. In particolare, immaginetta sacra, santino. In varie loc. fig.: non sapere a che santo votarsi, non sapere a chi rivolgersi per trarsi d'impaccio, per avere un aiuto; avere qualche santo dalla sua, essere molto fortunato, riuscire sempre a cavarsela anche in situazioni rischiose; avere un santo in paradiso, avere un protettore potente; qualche santo provvederà, si dice affrontando una situazione incerta, per manifestare fiducia e speranza nel futuro; non ci sono santi(che tengano), non c'è niente da fare per evitare una data cosa, per cambiare una decisione e simili; è un santo, di persona eccezionalmente buona, paziente, umile (ma fare il santo, fingersi tale); non è uno stinco di santo, di persona senza scrupoli, ben lontana dalla santità.

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