sbrinaménto

sm. [da sbrinare]. Operazione consistente nell'eliminare i depositi di brina o di ghiaccio e le condense che si formano su diverse superfici. In alcuni frigoriferi di uso domestico si impiegano dispositivi di sbrinamento automatici che entrano in funzione, interrompendo l'alimentazione del gruppo frigorifero, quando la coltre di ghiaccio di condensa all'interno del frigorifero supera uno spessore prefissato e rilevato da un apposito sensore; il ghiaccio che si scioglie si raccoglie in un'apposita vaschetta. A sbrinamento ultimato, sempre a opera di un sensore, il sistema rimette in funzione il gruppo frigorifero. Lo sbrinamento dei vetri soprattutto frontali e posteriori di autoveicoli, veicoli ferroviari o tranviari ecc. può essere realizzato con diversi sistemi: lo sbrinamento a soffio d'aria calda viene realizzato portando aria calda, mediante un elettroventilatore, a lambire la faccia interna del cristallo; l'aria viene riscaldata facendola passare attraverso un radiatore ausiliario derivato da quello principale del motore, oppure tramite un termoventilatore. Nel sistema di sbrinamento a resistenze elettriche e riscaldamento diretto, sulla faccia interna del cristallo viene applicato un secondo cristallo nel cui interno sono tese alcune spirali di filo (nichelcromo, costantana e simili) le quali, percorse dalla corrente generata dal sistema a bassa tensione di bordo, riscaldano il cristallo. Sul lunotto posteriore delle automobili viene spesso montata una resistenza elettrica costituita da una piattina di metallo dello spessore di pochi decimi di millimetro, incollata direttamente sul vetro. Particolarmente efficaci, ma assai costosi, sono i sistemi di sbrinamento a vetro caldo, basati sulla realizzazione di cristalli in tre strati, tra loro solidali: i due strati esterni sono in cristallo temperato, quello interno è uno strato d'oro dello spessore di pochi micron, che, per la sua sottigliezza, è trasparente e conferisce al cristallo una lieve colorazione giallo-verde, utile anche per filtrare i raggi solari. Lo strato interno d'oro, applicato sotto vuoto, mantiene la continuità elettrica per cui, inserito nel circuito di bassa tensione del veicolo, si riscalda; di conseguenza riscalda l'intero cristallo. Nonostante l'elevato costo, ha crescente diffusione nei veicoli ferroviari, in quanto consente di affrontare anche bufere di neve senza che questa si depositi alla periferia del cristallo, il quale conserva così una visibilità completa. Vetri analoghi sono usati sugli aeroplani, nei quali l'eliminazione dei depositi di ghiaccio è essenziale, oltre che dai vetri, anche dai vari organi meccanici (v. anche antighiaccio).

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