scólo

Indice

sm. [sec. XVI; da scolare (1)].

1) Il defluire di acqua o di altri liquidi; il liquido scolato; il luogo di raccolta o di convogliamento del liquido stesso: canale di scolo.

2) In medicina, fuoruscita di liquido sieroso o purulento da un orifizio.

3) Popolare, blenorragia. Scolo postnasale, condizione in cui le secrezioni mucose nasali finiscono posteriormente in gola. È uno dei sintomi principali della sinusite cronica e di altre lesioni nasali e della faringe (cisti infiammatorie o malformazioni). È la più frequente causa di tosse cronica che insorge in assenza di malattie broncopolmonari. L'indirizzo terapeutico prevalente prevede l'uso di irrigazioni nasali, suffumigi o aerosol; in alcuni casi possono essere utili anche gli antibiotici.

4) In diritto, servitù di scolo, consiste nella facoltà del proprietario del fondo dominante di usare le acque di scolo derivanti dal fondo servente. La servitù di scolo non limita il diritto del proprietario del fondo servente di adoperare l'acqua colaticcia per il proprio fondo; egli infatti può liberarsi della servitù di scolo assicurando al fondo dominante una congrua quantità di acqua viva.

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