scarto²

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sm. [sec. XX; da scartare2].

1) Lo scartare di animali o di veicoli: lo scarto improvviso del cavallo disarcionò il cavaliere; è uscito di strada a causa di uno scarto delle ruote anteriori.

2) Di armi da fuoco, la deviazione di un proiettile, partito da un'arma, dal bersaglio.

3) Per estensione, differenza, distacco esprimibile in numeri da un dato valore: arrivare primo con due minuti di scarto. In particolare, nel linguaggio bancario, la differenza tra il valore corrente di titoli o merci nelle operazioni di anticipazione o riporto e il valore calcolato dalla banca stessa, che applica una decurtazione per ragioni di garanzia.

4) In statistica, differenza fra i singoli valori di una distribuzione e il loro valore medio; più in generale, differenza fra due valori qualsiasi. Sugli scarti dalla media (di solito quella aritmetica) sono basate alcune delle più usate misure della variabilità. Esse sono lo scarto medio semplice, media aritmetica degli scarti presi in valore assoluto, e lo scarto quadratico medio (o scarto tipo o deviazione standard), media quadratica degli scarti (vedi anche errore). Lo scarto quadratico medio, indicato abitualmente con il simbolo δ se viene calcolato su osservazioni campionarie e con il simbolo δ se viene calcolato su un universo, trova in particolare ampia applicazione nell'ambito della teoria del campione.