scontàre

v. tr. (ind. pr. scónto) [sec. XIV; da s-+conto (1)].

1) Dedurre una somma di denaro dal prezzo che si deve pagare: il negoziante mi ha scontato il 20%; effettuare un'operazione di sconto bancario, cioè farsi accreditare anticipatamente l'ammontare di una o più cambiali: la ditta fece scontare le cambiali; diminuire un debito pagandolo a rate: scontare un debito un po' alla volta.

2) Per estensione, pagare il fio, sostenere il peso di una punizione per una colpa commessa: i figli scontano spesso le colpe dei padri; famigliare, gliela farò scontare!, gliela farò pagare!; subire le conseguenze di errori o eccessi compiuti: da vecchi si scontano gli sbagli della gioventù; anche espiare una pena: per quel furto deve scontare due anni di carcere.

3) Prevedere l'esito di un fatto, lo sbocco di una situazione: il risultato elettorale era scontato.

4) In campo letterario e artistico, assimilare, superare un influsso, un modello: il Manzoni è riuscito a scontare l'esperienza romantica.