secóndo (preposizione e congiunzione)
Indiceprep. e cong. [sec. XIV; lat. secundum, neutro dell'agg. secundus, secondo (aggettivo e sostantivo)].
1) Prep., nel verso di, seguendo la direzione di: procedere secondo la corrente; tagliare il foglio secondo la linea tratteggiata. Fig., in modo conforme a, nel modo richiesto da: secondo la legge; vivere secondo natura; agire secondo coscienza, secondo giustizia. In particolare, in base a, stando a: secondo le ultime notizie, la lira è calata;secondo me, secondo lui, secondo noi, secondo suo padre e similmente, stando a quello che penso io, a quello che pensa o dice lui, noi, suo padre e sim.; Vangelo secondo Giovanni, che segue il testo, la tradizione risalente all'evangelista Giovanni.
2) In relazione a, conseguentemente a: deciderò secondo i casi, secondo le proposte che mi farà; “Sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione” (A. Manzoni). Nelle risposte, talora usato assolutamente, in base alle circostanze, alle esigenze del momento: pensi di accettare o no? – Secondo! Per estensione, in rapporto, in proporzione a: le imposte variano secondo il reddito; premiare secondo il merito. Anticamente, con valore limitativo, tenendo conto che, per quanto: “Io ti saprò bene, secondo donna, fare un poco d'onore” (G. Boccaccio).
3) Cong. lett., nel modo in cui; introduce una proposizione modale col v. all'ind.: “Per gioco insomma qui facean secondo / fan gli inimici capitali” (L. Ariosto); più comune la loc. secondo che, anche con grafia unita (secondoché).