segnalaménto

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Lessico

sm. [da segnalare]. Qualsiasi operazione consistente nell'uso dei segnali, specialmente allo scopo di disciplinare il traffico nel campo dei mezzi di trasporto. § In aeronautica è il complesso delle luci al suolo, dei segnali ottici, acustici e manuali necessari per facilitare l'avvicinamento, l'atterraggio, il movimento a terra e il decollo di un aeromobile.

Trasporti: ferrovie

Nella tecnica ferroviaria è l'insieme degli impianti che, lungo la linea e nelle stazioni, permettono di guidare i convogli secondo i piani prestabiliti. Nei sistemi più avanzati e lungo le linee ad alta velocità il segnalamento viene inviato anche al posto di guida della motrice e agisce, in caso di necessità, direttamente sull'apparato motore (e sul sistema di frenatura automatica del convoglio), provocandone l'arresto grazie a particolari circuiti elettronici di decodificazione dei segnali captati che comandano appositi circuiti elettrici di emergenza. I segnali sono “personalizzati” in codice per ciascun treno e prevedono anche il segnalamento della velocità da rispettare, effettuato mediante luci verdi, rosse e gialle, sia lungo la linea sia all'interno del posto di guida della motrice. Il segnalamento ha la duplice funzione di predisporre la via mediante gli scambi, garantendo così la sicurezza della marcia, e di fornire ai macchinisti le indicazioni necessarie. Dai primi semplici segnali in grado di dare le poche indicazioni utili per il distanziamento e la protezione dei treni, il segnalamento di protezione è andato gradatamente evolvendosi e si è costantemente adeguato alle necessità sorte con il progredire del sistema ferroviario, fino ai segnalamenti a blocchi. Questi sono un complesso meccanismo che lega fra loro i segnali, l'assetto degli scambi in una stazione o in un parco merci e l'assetto degli organi elettrici di comando concentrati nelle apposite sale dei centri smistamento; i centri sono muniti di grandi quadri luminosi indicatori della disposizione degli scambi e della posizione dei convogli. Il sistema di segnalamento agisce in base a una logica precisa, nella quale i comandi, impartiti dal personale che sta nelle sale, dipendono dal funzionamento degli impianti di blocco che impedisce al personale stesso di impartire “ordini” tra loro incompatibili, e quindi pericolosi. Essenziali, per il funzionamento del sistema, sono i circuiti di binario, nei quali i binari stessi vengono inseriti nei circuiti e convogliano segnali elettrici. In base al funzionamento di tali circuiti, per esempio quando in una stazione è stato predisposto un itinerario per un convoglio in arrivo che impegna un certo numero di scambi e di tratti di binario, tale itinerario rimane bloccato fino a che il convoglio non è transitato. Non è possibile, cioè, utilizzare alcuno degli scambi e dei tratti di binario impegnati, per realizzare un altro itinerario.

L'aumento del traffico ferroviario e l'estendersi delle linee ad alta velocità ha portato alla realizzazione di impianti semiautomatici e automatici che impiegano largamente sistemi elettronici e informatizzati: nel segnalamento semiautomatico i comandi vengono impartiti dall'operatore dai posti di blocco mentre l'attuazione del segnale viene eseguita tramite circuiti elettrici a comando elettronico mediante i circuiti di binario; blocchi meccanici e/o elettrici frapposti tra l'elemento comandato e gli organi di comando garantiscono la sicurezza in modo che un convoglio non possa in alcun caso non rispettare l'ordine di un segnale. Nel segnalamento automatico la gestione del traffico viene definita e comandata da elaboratori centralizzati posti nelle stazioni principali e collegati fra loro lungo la linea; all'operatore non resta che un compito di controllo su di uno schermo luminoso che raffigura tutto il sistema di binari e di convogli circolanti, dei quali indica in ogni istante la posizione; il segnalamento viene effettuato sempre mediante i circuiti di binario che, però, sono molto complessi in quanto devono trasmettere al posto di guida della motrice tutte le indicazioni prescritte dai segnali e intervenire sugli organi motore e sul sistema di frenatura nel caso che, per qualsiasi motivo, i segnali prescritti non vengano rispettati; inoltre, l'elaboratore predispone automaticamente la chiusura dei passaggi a livello, l'accensione dei segnali per quelli incustoditi, nonché la posizione degli scambi lungo la linea (nel caso di deviazioni obbligate) e nelle stazioni, costruendo così un itinerario preferenziale per ciascun convoglio.

Trasporti: marina

In marina è l'insieme dei mezzi e dei segnali destinati a rendere più agevole e sicura la navigazione, indicando la presenza di zone pericolose e le rotte da seguire nei passaggi ristretti o difficili o per l'entrata nei porti; è anche di valido aiuto per la determinazione della posizione della nave. In genere i segnali utilizzati sono dislocati lungo le coste, le strutture portuali, nei punti rilevati di scogli affioranti o sommersi, sulle secche e in mare aperto per indicare qualsiasi altro ostacolo pericoloso. Fanno parte del segnalamento marittimo i segnali notturni luminosi, quelli diurni, quelli radar, quelli acustici e quelli radioelettrici. Il complesso del segnalamento marittimo è stato uniformato e accettato dalla maggioranza degli Stati, onde assicurare la sua funzionalità e comprensibilità da parte di tutte le marine, ed è costituito da due sistemi: quello “cardinale” e quello “laterale”. Il primo comprende tutti i segnali disposti lungo le coste e in zone di mare pericolose, nonché quelli isolati, e prende il nome dal fatto che il segnale dà l'orientazione del punto in cui si trova il pericolo in base ai punti cardinali della rosa dei venti; il secondo comprende i segnali che indicano l'imboccatura di porti, canali, porti-canale, rade in cui è possibile l'ancoraggio. Esistono accordi internazionali per adottare sistemi semplificati comprensivi dei segnali di entrambi i sistemi cardinale e laterale, come il “sistema combinato B”, che prevede di tenere il segnale verde a sinistra per la nave che entra nel porto, e il “sistema combinato A”, adottato anche dall'Italia, che obbliga chi entra in un porto a lasciare il segnale rosso a sinistra. Quest'ultimo sistema è basato su cinque gruppi di segnali: laterali, di pericolo isolato, di acque libere, cardinali e speciali. L'organizzazione, la condotta e il mantenimento del segnalamento marittimo in Italia sono curati dalla Marina militare che si avvale della collaborazione dell'Istituto idrografico della Marina e del Genio civile.

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