sillimanìte

sf. [dal nome di B. Silliman]. Minerale, silicato di alluminio, di formula Al₂[O | SiO4], cristallizzato nella classe bipiramidale del sistema rombico; può contenere in sostituzione di una piccola parte di alluminio dal 2 al 3% di ferro trivalente. Si presenta in cristalli aciculari, in aggregati fibrosi e in fini ciuffi (fibrolite), di colore giallo-grigio, verdastro, bruno, con lucentezza vitrea o sericea, ed elevata durezza (d = 6-7). Come la cianite e l'andalusite, di cui ha la stessa formula chimica, ha struttura di subnesosilicato (alcuni studiosi considerano però la sillimanite un inosilicato); è un minerale di origine metamorfica ed è presente come componente tipico di rocce scistoso-cristalline, micascisti, gneiss. Si trova di frequenza negli scisti cristallini della Val d'Ossola, della Val Sesia, della Valle della Mera ecc. La sillimanite è un minerale industriale che trova impiego nella fabbricazione delle ceramiche ad alta refrattarietà. Varietà di sillimaniti presenti in diverse zone del globo erano un tempo note con nomi specifici come monzolite, bramlite, xenolite e wörthite.

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