spinarèllo

Indice

Zoologia

Sm. [sec. XIX; da spina]. Pesce (Gasterosteus aculeatus) della famiglia dei Gasterosteidi. Lungo al massimo 10 cm, ha corpo slanciato, fusiforme, compresso lateralmente, con muso appuntito e bocca piccola. Deve il suo nome ai 3 robusti raggi spinosi, erettili e separati, della pinna dorsale; anche la pinna anale possiede spine; la pinna caudale è quasi triangolare. La pelle è ricoperta di piastre rigide che formano un robusto rivestimento. La colorazione, abitualmente verde azzurra sul dorso, argentea sul ventre, varia nel periodo degli amori quando il maschio è caratterizzato dalla brillante tinta rossa della regione ventrale. Vive nei corsi d'acqua di tutto l'emisfero settentrionale.

Etologia

Lo spinarello a tre spine vive in branchi durante la maggior parte dell'anno, quando le sue principali attività sono la ricerca del cibo e la difesa dai predatori. Le prede sono rappresentate da piccoli animali che vivono sul fondo, come vermi, crostacei, molluschi ecc. In primavera i maschi dello spinarello incominciano ad assumere una livrea assai vivace; allo stesso tempo il comportamento degli spinarelli incomincia a cambiare, perché i colori della nuova livrea appaiono minacciosi agli ex compagni; gli spinarelli allora si isolano e il loro comportamento da gregario diventa territoriale; ciascuno sceglie come dimora un piccolo tratto del fiume o del lago e lo considera di sua proprietà esclusiva, attaccando aggressivamente qualsiasi altro spinarello che osi invaderlo; in genere, affinché gli estranei abbandonino l'area, è sufficiente la minaccia, che ha vari gradi di intensità. Una volta che il sistema territoriale si è stabilizzato, le invasioni e le lotte diminuiscono di numero e gli spinarelli si preparano a ricevere le femmine. Per prima cosa scavano una buca, raccogliendo la sabbia con la bocca e spostandola a qualche distanza; poi trasportano nella buca alghe filamentose, comprimendovele dentro e, a tratti, irrorandole con un secreto renale appiccicoso, fino a formare un mucchietto d'erba di 2-3 cm di diametro; infine, spingendo con il muso, scavano una galleria attraverso il mucchietto di alghe, fino ad attraversarlo completamente. Terminata la costruzione del nido, lo spinarello si mostra ancora più aggressivo nei confronti degli altri maschi (la sua livrea nel frattempo ha raggiunto il massimo della vivacità), ma è diventato anche molto sensibile all'immagine femminile, che è pronto a corteggiare. Il corteggiamento dello spinarello è una caratteristica danza a zig-ag fatta di guizzi verso la femmina, con la bocca spalancata, alternati a guizzi verso il nido. La femmina che accetta il corteggiamento comunica al maschio la sua disponibilità a formare coppia con esso assumendo la posizione verticale; il comportamento della femmina interrompe il corteggiamento del maschio, che nuota verso il nido seguito dalla compagna; quindi il maschio entra nel nido, con il dorso rivolto verso la femmina; questa, a sua volta, lo segue e mentre attraversa il tunnel il maschio, tornato all'ingresso, la colpisce ripetutamente con il muso alla base della coda, stimolandola così alla deposizione delle uova. Al termine di questa operazione la femmina esce dal nido e il maschio vi penetra di nuovo e feconda le uova, quindi scaccia la femmina dal territorio. Le cure parentali sono svolte interamente dal maschio: le uova si sviluppano in una settimana o poco più, e in questo periodo hanno bisogno di una quantità sempre maggiore di ossigeno; il maschio provvede pertanto a “ventilarle” con un comportamento caratteristico: rivolto verso l'ingresso del nido agita le pinne pettorali verso avanti, dirigendo una corrente d'acqua sopra le uova; contemporaneamente agita anche la pinna caudale lateralmente, compensando la tendenza ad arretrare provocata dal battito delle pinne anteriori. La comparsa dei piccoli spinarelli fuori dal nido, il giorno dopo la schiusa, induce il padre a smettere improvvisamente le sessioni di ventilazione e a occuparsi dei figli; questi vengono riuniti e tenuti sotto stretta sorveglianza entro i confini del territorio paterno, e se qualcuno tenta di allontanarsi dal gruppo, il padre lo risucchia prontamente in bocca e lo “sputa” nuovamente fra gli altri. In capo a qualche settimana i piccoli abbandonano il territorio di nidificazione e si imbarcano con altri giovani e con adulti, con i quali trascorreranno il resto dell'anno. Affini alla specie precedente sono lo spinarello a nove spine (Pigosteus pungitius) e lo spinarello marino (Spinachia spinachia) delle acque costiere dell'Atlantico settentrionale.

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