stazionàrio

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agg. [sec. XIV; dal latino stationaríus, da statío-ōnis, lo star fermo, fermata].

1) Che sta fermo, che non si allontana da un luogo: uccelli stazionari, che non migrano; nave stazionaria, nave da guerra che un tempo una potenza dislocava stabilmente in acque lontane, specialmente coloniali, per ragioni di controllo e propaganda.

2) Fig., che non cambia, che non subisce mutamenti sensibili nel tempo: temperatura stazionaria; le condizioni dell'infermo restano stazionarie. Con particolari accezioni tecniche: A) In demografia, popolazione stazionaria, modello teorico relativo all'incremento naturale di una popolazione. B) In economia, sistema stazionaria, v. sistema. C) In meccanica, moto stazionario, moto di un sistema continuo, come un fluido, in cui l'atto di moto non dipende esplicitamente dal tempo, per cui in ogni punto dello spazio le particelle del sistema passano sempre con la stessa velocità. D) In fisica nucleare, stato stazionario, v. stato. E) In analisi matematica, punto stazionario, sinonimo di punto di stazionarietà.

3) In astronomia, punto stazionario, posizione di stazione in un'orbita planetaria; riga stazionaria, riga spettrale stellare che non partecipa allo spostamento delle righe spettrali per effetto Doppler, in quanto generata nello spazio tra la stella e la Terra; oggi sono dette preferenzialmente righe interstellari.

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