sublimàre

v. tr. [sec. XIII; dal latino tardo sublimāre].

1) Tr., rendere sublime; esaltare, celebrare con grandi lodi e onori; portare alle stelle: sublimare l'operato, la vita di qualcuno. Lett., innalzare, elevare, far giungere alle massime cariche: sublimarequalcuno all'impero, al pontificato. Rifl., sollevarsi spiritualmente, rendersi sublime: sublimarsi con una vita di sacrifici.

2) Ant., portare verso l'alto, rialzare: “la fronda... si leva / per la propria virtù che la sublima” (Dante). Rifl., alzarsi, sollevarsi.

3) In chimica e fisica, far passare una sostanza direttamente dallo stato solido a quello aeriforme. Come intr., subire tale mutamento di stato.

4) In psicanalisi, rivolgere gli impulsi istintuali a fini più elevati mediante sublimazione. Rifl., subire tale processo.