succèdere

Indice

v. intr. (ind. pr. succèdo; prem. succèssi o succedéi o, tranne il senso 3, succedètti, succedésti ecc.; pp. succèsso o, tranne il senso 3, succeduto) [sec. XIV; dal latino succedĕre, subentrare, da sub-, sotto, e cedĕre, andare].

1) Subentrare ad altri, prendere il posto di altri in una carica, in un ufficio, in un possesso e simili: a Pio XII succedette Giovanni XXIII sul soglio pontificio. In particolare, subentrare ad altri nell'eredità, specialmente a causa di morte: il figlio succede al padre per legge.

2) Seguire, venire dopo nel tempo o anche nello spazio: il tuono succede al fulmine; alla pianura succedono le colline. Rifl., venire, presentarsi uno dopo l'altro, susseguirsi: gli avvenimenti si succedono a ritmo serrato.

3) Accadere, avvenire, verificarsi: il fatto è successo molto tempo fa; cosa è successo?; sono cose che succedono (ai vivi), si dice specialmente per esprimere accettazione, rassegnazione.

4) Ant., toccare in eredità: “Lo padiglione a Proteo diede; che poi successe in man de' Tolomei” (Ariosto). Per estensione, derivare, provenire. Fig., riuscire, andare ad effetto, aver successo: “non gli successe il disegno” (Machiavelli).

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