tanacéto

sm. [sec. XVI; latino tardo tanacētum, di prob. origine mediterranea]. Nome comune usato per indicare la pianta Tanacetum vulgare della famiglia Composite (Asteracee), che cresce spontanea nei luoghi incolti e lungo i corsi d'acqua. È un'erbacea perenne, cespitosa, alta 80-120 cm, con fusto eretto e foglie grandi, pennatopartite, divise più o meno profondamente in strette lacinie seghettate. I capolini, con fiori tutti tubulosi di colore giallo, hanno un odore forte e amaro e sono raccolti in un corimbo composto terminale. Le sommità fiorite contengono la tanacetina, un olio essenziale acro e amaro, che può essere usato come antielmintico. Coltivata è la varietà crispum, con foglie grandi, increspate e aromatiche, utilizzate per preparare infusi digestivi e un liquore.

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