timóre

Indice

Lessico

Sm. [sec. XIII; dal latino timor -ōris, da timēre, temere].

1) Stato d'animo di turbamento e inquietudine provocato dalla paura, reale o immaginaria, di qualche cosa che può accadere e che può causare pericolo. Nell'uso comune, in senso, indica lieve preoccupazione, sollecitudine: aver timore di disturbare.

2) Senso di rispetto, misto di riguardo e soggezione, che si prova verso chi è più anziano e autorevole: timore dei superiori. In particolare, timore di Dio, uno dei sette doni dello Spirito Santo; la loc. fig. essere senza timore di Dio, non avere rispetto per nessuno.

3) In diritto, timore reverenziale, condizionamento subito dall'inferiore nei confronti del superiore o comunque da un soggetto nei riguardi di persona ritenuta autorevole; annulla un negozio quando si configura come una vera e propria violenza psichica.

Etologia

In etologia, talvolta usato come sinonimo di paura, secondo alcuni etologi va distinto da quella e viene assimilato piuttosto a uno stato di allarme determinato da una minaccia concreta; come tale è accompagnato da una generale attivazione della percezione sensoriale ma non dalle reazioni fisiologiche proprie della paura. Il timore del vuoto è una reazione di evitamento dei dislivelli del substrato che si manifesta nei cuccioli e nei pulcini di molte specie in situazioni in cui procedere potrebbe comportare una caduta pericolosa; i gattini, per esempio, rifiutano di camminare sopra una lastra di vetro tesa a coprire un dislivello del terreno pur non avendo mai sperimentato la caduta.

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