timo (botanica)

sm. [sec. XIV; dal latino thymum, dal greco thýmon]. Nome comune usato per indicare la pianta Thymus vulgaris della famiglia Labiate propria dei luoghi aridi della zona mediterranea. Perenne, ha portamento cespuglioso con fusto legnoso, ramificato, alto 25-30 cm, e rami erbacei, sottili, pubescenti, portanti foglie opposte, lanceolate o lineari, di colore grigio e lanose nella pagina inferiore. I fiori sono piccoli, bianco-rosei, riuniti in brevi infiorescenze. Tutta la pianta è fortemente aromatica e contiene un olio etereo costituito per il 20-40% da timolo e da quantità minori di carvacrolo, borneolo e tannini. È usato come aromatizzante in cucina e, sotto forma di essenza, in farmacia quale antisettico e balsamico.

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