tursiòpe

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Zoologia

sm. [dal latino tursío, delfino+-ope]. Cetaceo odontocete (Tursiops truncatus) della famiglia dei Delfinidi, diffuso in tutti i mari e noto anche come "delfino dal naso a bottiglia", lungo sino a 4 m (di solito sui 3) e del peso di 150-200 kg. È caratterizzato da muso corto e largo con breve e robusto rostro, pinne pettorali falciformi e pinna codale larga; il corpo è nerastro o grigio scuro sopra, biancastro sotto. Frequenta di solito acque costiere e foci di fiumi dove vive in branchi composti al massimo di qualche decina di capi. La gestazione dura 11-12 mesi e il piccolo è lungo ca. 1 m e pesa 12 kg. Si distingue dal delfino per le dimensioni maggiori e il rostro più corto.

Etologia

Il tursiope vive in gruppi composti da 2 a oltre 100 individui, nel secondo caso costituiti da sottogruppi di 2-6 individui; i gruppi minori sono apparentemente basati sulla discendenza matrilineare e sono più stabili. Nell'ambito dei gruppi maggiori i diversi sottogruppi, specie se formati da individui di età differenti, possono mantenersi relativamente separati. I grandi gruppi non si mischiano di norma ad altri gruppi. La dimensione dei gruppi è correlata all'habitat, essendo maggiore in mare aperto che presso le coste. Fra i vari individui esistono gerarchie di dominanza, ben evidenti negli acquari, in cui il rango è generalmente legato alle dimensioni individuali. I maschi adulti tendono ad attaccare tutti gli altri individui, compresi i più giovani, che ne evitano la vicinanza, talvolta protetti dalle madri. L'aggressione si manifesta con morsi rumorosi a vuoto (esibizioni) e con colpi di coda. La dominanza si manifesta almeno nella precedenza nei luoghi di alimentazione e nella scelta del tipo di cibo. Nel mare aperto l'alimentazione è praticata collettivamente, mentre presso le coste tende a essere individuale; qui alcuni individui mostrano il costume di assembrare e spingere verso le rive i pesci, che poi catturano anche in acque bassissime. Sembra che i giovani apprendano dagli adulti le tecniche di caccia, che sono variabili con le dimensioni dei gruppi, e probabilmente anche quelle di difesa. Nei luoghi e nella stagione in cui gli squali sono frequenti, i tursiopi, che ne sono attaccati, tendono a stare più prossimi alle rive, ma possono talvolta convivere con gli squali, pur riportandone occasionalmente ferite gravi, in presenza di banchi di pesci di cui ambedue si nutrono. Non si hanno notizie certe sui comportamenti di formazione delle coppie né è noto se la dominanza gerarchica abbia un ruolo nella scelta sessuale.

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