utensìle

Indice

(non comune utènsile), sm. [sec. XVII; dal latino utensílis].

1) Denominazione generica degli arnesi che si usano nella vita domestica e specie in cucina: la pentola è un utensile da cucina.

2) Attrezzo di foggia appositamente studiata per la lavorazione di oggetti alle macchine operatrici. Il termine viene usato anche quale sin. di arnese e attrezzo: gli utensili del falegname. Macchine utensili Gli utensili impiegati più comunemente nelle officine meccaniche sono quelli per: alesare, brocciare, dentare, filettare, forare, fresare, limare, piallare, stozzare, tornire, rettificare. Nella maggior parte dei casi si distinguono due parti: una cilindrica o conica (codolo), che viene serrata in un mandrino, o prismatica (stelo) che consente di serrare l'utensile nel portautensili, l'altra, di forma varia secondo l'utensile, porta i taglienti, ossia gli spigoli che attuano l'operazione; gli spigoli possono essere elicoidali, frontali, diritti, longitudinali, ad angolo ecc., oppure disposti in testa, a pettine, a dentatura, a linee incrociate ecc. (v. broccia, fresa, maschio, mola, pettine, punta ecc.). I materiali più usati sono le leghe di acciaio al cromo, tungsteno, vanadio, cobalto, molibdeno, oppure leghe dette stelliti e placchette di materiali sinterizzati (per esempio widia) o ceramici; queste ultime sono fissate sulla punta di uno stelo di acciaio al carbonio, sia meccanicamente, sia per brasatura forte, consentendo un notevole risparmio del materiale pregiato. In partic., gli utensili per tornire (così come quelli per alesare, limare, piallare, stozzare) sono costituiti da uno stelo prismatico e da una testa che assume forma particolare in rapporto alla lavorazione da eseguire; la faccia superiore della testa dell'utensile viene chiamata petto, quelle laterali fianco; gli spigoli secondo i quali si intersecano petto e fianchi formano i taglienti.

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