valentinìte

sf. [dall'alchimista francese del sec. XV Basile Valentin]. Minerale, ossido di antimonio, Sb₂O₃, cristallizzato nel sistema rombico; si presenta in piccoli cristalli di colore bianco-grigiastro, giallastro, brunastro o rossastro o, più comunemente, in masse compatte, terrose o fibroso-lamellari. L'ossido di antimonio è dimorfo: l'altro termine è la senarmontite, che cristallizza nel monometrico. La valentinite è un minerale secondario derivante dall'ossidazione di stibina, antimonio nativo, chermesite, tetraedrite e altri minerali di antimonio. Si rinviene soprattutto ad Haminat, Costantina (Algeria); altre località sono Baia-Sprie in Romania, Pribram, in Boemia, Arechuybo, presso Chihuahua, in Messico, Su Suergiu, in Sardegna, Manciano e Cetine di Cotorniano, in Toscana.

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