ventósa

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sf. [sec. XIV; latino tardo ventōsa (cucurbíta), (zucca) piena di vento].

1) Elemento di fissaggio amovibile, costituito da una coppa in gomma o materiale plastico, che funziona a depressione. Premuto contro una superficie liscia provoca la fuoriuscita dell'aria interposta e rimane aderente per effetto della depressione che si crea nella zona compresa tra ventosa e superficie; secondo il tipo, possono sostenere ganci o apparecchiature ai quali sono applicati sforzi o pesi anche rilevanti.

2) In medicina, strumento usato per esercitare una trazione sul feto, allo scopo di accelerarne la fuoriuscita dal canale del parto.

3) In zoologia, organo a forma di coppa, singolo o multiplo, semplice o formato da numerosi comparti, presente in numerosi invertebrati e in alcuni vertebrati, nei quali consente l'adesione al substrato (incluse le superfici esterne o interne di altri organismi); può essere disposta intorno alla bocca, come nei Trematodi, negli Irudinei e nei Petromizonti, o in altre parti del corpo, come negli stessi Trematodi (ventrale), nei Cestodi (terminale anteriore), nei Cefalopodi (sulle braccia tentacolari) e negli Echinodermi (all'estremità dei pedicelli ambulacrali). Negli Invertebrati è in genere fornita di ghiandole mucose e di una muscolatura circolare o radiale la cui contrazione, diminuendo la pressione nella cavità della coppa, ne determina l'adesione. Nei Vertebrati possiedono ventose, o organi paragonabili, alcuni Pesci e gli Anfibi Anuri; nei primi le ventose derivano dalla trasformazione delle pinne pari, come nei Gobiesocidi, o della prima dorsale, come nella remora; i girini di alcune specie in stadi precoci possiedono una sorta di ventosa sotto il capo; in certi girini di acque correnti funge da ventosa la bocca, fornita di labbra carnose e spostata ventralmente, mentre i girini delle numerose specie di Staurois(Asia sudorientale), pure torrenticole, possiedono una vera e propria ventosa muscolare che occupa quasi tutta la faccia inferiore della regione addominale. Ventose, in genere associate a ghiandole mucose, sono anche presenti all'estremità delle dita in numerose specie di rane e raganelle arboricole.

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