visóne

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sm. [sec. XVIII; dal francese vison, dal tedesco Wiesel, donnola, incrociato col francese voison, puzzola].

1) Carnivoro (Mustela vison) della famiglia Mustelidi, proprio dell'America Settentionale, dove è diffuso in gran parte del Canada e degli Stati Uniti. Per l'alto pregio della sua pelliccia il visone è allevato in molte parti dell'Eurasia e, in certe zone, si è rinselvatichito. Lungo 40 cm con coda di 20, ha capo breve e appiattito, orecchie corte e larghe, corpo flessuoso e allungato, dita unite da membrana; la pelliccia di pelo morbido, raso e splendente, nei selvatici è bruno-scura nelle parti superiori, bruna con macchie biancastre nelle inferiori. Si distingue dall'affine lutreola o visone d'Europa per non avere il labbro superiore bianco. Vive presso fiumi e laghi, dove conduce vita isolata o in piccoli gruppi; è prevalentemente notturno e si ciba soprattutto di animali acquatici. La femmina dopo una gestazione che dura da 39 a 48 giorni partorisce da 2 a 6 (talora sino a 10) piccoli, che vengono allattati per 4-5 settimane; la durata della vita in cattività si protrae sino a 8-10 anni.

2) Pelliccia molto pregiata dal pelo folto, morbido e brillante. Oltre al visone selvaggio, molto scuro, proveniente da animali liberi, che è il più pregiato, vi sono altre qualità di notevole valore dalle sfumature diverse (Lutetia, Royal pastel, Silver bleu ecc.). L'impiego del visone nell'abbigliamento femminile risale alla fine del sec. XIX, ma è dal 1925 che questa pelliccia si è imposta tra le più eleganti e ricercate.

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