Àpice

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comune in provincia di Benevento (18 km), 225 m s.m., 48,83 km², 5666 ab. (apicesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro dell'Appennino Sannita, posto alla destra del fiume Calore. Di antiche origini, è citato fin dal sec. VIII. Tra i primi possessi normanni in lotta con Benevento, ebbe il castello distrutto nel 1113. Alle vicende normanne fu legato fino al predominio di Ruggero II, che lo eresse a contea. Chiuse la sua fase feudale con il titolo ducale concesso nel Settecento da Carlo II ai Tocco. Fu devastato dai terremoti del 1456 e del 1980.§ Il castello medievale, che domina dall'alto di un colle l'abitato, fu ricostruito nel sec. XVIII e integrato con altre fabbriche. Si ricordano inoltre il convento di Sant'Antonio (sec. XVI) e l'abbazia di Santa Maria Assunta (sec. XII, restaurata dopo il sisma del 1980).§ L'economia si basa in parte sull'agricoltura (uva, olive, tabacco, cereali, foraggi) e sull'allevamento (ovini, bovini, suini), in parte sull'industria alimentare (oleifici, stabilimenti vinicoli, caseifici).§ Su una collina poco distante si trovano le rovine di un convento, la cui fondazione (1222) è attribuita a Francesco d'Assisi. Nei dintorni sono state rinvenute ville romane (sec. I a. C.).

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