ci
Redazione De Agostini
pron. pers. 1ª pers. pl. m. e
f. [atono; in presenza delle particelle pron. atone
lo,
la,
li,
le e della particella
ne, viene sostituito da
ce:
ce lo disse,
mandatecelo;
che ce ne importa?; in gruppo con altri pron. pers., si
prepone a
si e
se:
ci si ragiona bene;
non ci se ne accorge (pop. la posposizione:
si ci mette); si pospone a
mi,
ti,
gli,
le,
vi:
ti ci affidiamo (più com.:
ci affidiamo a te)]
1 noi (si usa come compl. ogg., in posizione sia
proclitica sia enclitica):
non ci disturbare;
vieni a salutarci | si usa nella coniugazione dei v.pron.,
pron. rec., pron. intr. e impers.:
ci alzammo;
ci vogliamo bene;
ci siamo spaventati;
ci si vede domani
2 a noi (si usa come compl. di termine, in
posizione sia proclitica sia enclitica):
ci raccontò tutto;
spediteci la merce | (
dial.) nel sign. di
a lui,
a lei,
a loro:
io ci ho detto | (
pop.) in unione pleonastica con la forma forte
corrispondente (
a noi) in frasi del tipo:
a noi ci piace viaggiare |||
pron. dimostr. invar. riferito a cosa, equivale a
ciò o
questo preceduto da prep. (‘a ciò, su questo
ecc.’):
non ci penso mai;
ci puoi contare;
non ci si capisce nulla | anche con valore pleonastico:
a noi non ci pensi;
non ci capisco nulla di matematica ¨
avv.
1 qui, in questo luogo; lì, in quel luogo,
nel luogo di cui si parla (si usa in posizione sia proclitica sia
enclitica):
abito in città e ci sto bene;
ci siamo finalmente!;
vacci subito | anche pleonastico:
qui non ci si può più vivere | è di uso
frequente unito a forme del verbo
essere nel sign. di ‘esistere, trovarsi’:
ci sono ospiti;
non c’è nessuno |
c’è modo e modo, ci sono vari modi, anche
migliori |
non c’è verso,
non c’è modo di, non si riesce a:
non c’è verso di farglielo capire |
non c’è che dire, indubbiamente, va bene |
c’è caso che, può darsi, può accadere
che |
c’era una volta..., esordio tradizionale delle fiabe
2 per questo, per quel luogo:
ci passo tutti i giorni | anche pleonastico:
per quella strada non ci passa mai nessuno
3 (
ant.) da questo, da quel luogo:
Trasseci l’ombra del primo parente (DANTE
Inf. IV, 55) | anche pleonastico, in forme fam.:
da quella finestra ci viene un’aria!
4 con valore indeterminato:
ci vuole, occorre;
da questo a quello ci (ce ne) corre!, c’è una
bella differenza;
io ci sto, io sono d’accordo | anche pleonastico:
non ci vede;
non ci sente
¶ Lat. volg. *hicce, per il class. hic ‘qui’.
¶ Lat. volg. *hicce, per il class. hic ‘qui’.
Nota d'uso
· Il pronome ci, usato davanti a una forma verbale al posto di gli, le, loro (*ci dico al posto di gli dico, le dico, dico loro) è fortemente dialettale e va evitato in un italiano controllato.Dizionari di Sapere
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