ci

pron. pers. 1ª pers. pl. m. e f. [atono; in presenza delle particelle pron. atone lo, la, li, le e della particella ne, viene sostituito da ce: ce lo disse, mandatecelo; che ce ne importa?; in gruppo con altri pron. pers., si prepone a si e se: ci si ragiona bene; non ci se ne accorge (pop. la posposizione: si ci mette); si pospone a mi, ti, gli, le, vi: ti ci affidiamo (più com.: ci affidiamo a te)] 1 noi (si usa come compl. ogg., in posizione sia proclitica sia enclitica): non ci disturbare; vieni a salutarci | si usa nella coniugazione dei v.pron., pron. rec., pron. intr. e impers.: ci alzammo; ci vogliamo bene; ci siamo spaventati; ci si vede domani 2 a noi (si usa come compl. di termine, in posizione sia proclitica sia enclitica): ci raccontò tutto; spediteci la merce | ( dial.) nel sign. di a lui, a lei, a loro: io ci ho detto | ( pop.) in unione pleonastica con la forma forte corrispondente ( a noi) in frasi del tipo: a noi ci piace viaggiare ||| pron. dimostr. invar. riferito a cosa, equivale a ciò o questo preceduto da prep. (‘a ciò, su questo ecc.’): non ci penso mai; ci puoi contare; non ci si capisce nulla | anche con valore pleonastico: a noi non ci pensi; non ci capisco nulla di matematica ¨ avv. 1 qui, in questo luogo; lì, in quel luogo, nel luogo di cui si parla (si usa in posizione sia proclitica sia enclitica): abito in città e ci sto bene; ci siamo finalmente!; vacci subito | anche pleonastico: qui non ci si può più vivere | è di uso frequente unito a forme del verbo essere nel sign. di ‘esistere, trovarsi’: ci sono ospiti; non c’è nessuno | c’è modo e modo, ci sono vari modi, anche migliori | non c’è verso, non c’è modo di, non si riesce a: non c’è verso di farglielo capire | non c’è che dire, indubbiamente, va bene | c’è caso che, può darsi, può accadere che | c’era una volta..., esordio tradizionale delle fiabe 2 per questo, per quel luogo: ci passo tutti i giorni | anche pleonastico: per quella strada non ci passa mai nessuno 3 ( ant.) da questo, da quel luogo: Trasseci l’ombra del primo parente (DANTE Inf. IV, 55) | anche pleonastico, in forme fam.: da quella finestra ci viene un’aria! 4 con valore indeterminato: ci vuole, occorre; da questo a quello ci (ce ne) corre!, c’è una bella differenza; io ci sto, io sono d’accordo | anche pleonastico: non ci vede; non ci sente

Lat. volg. *hicce, per il class. hic ‘qui’.

Nota d'uso

· Il pronome ci, usato davanti a una forma verbale al posto di gli, le, loro (*ci dico al posto di gli dico, le dico, dico loro) è fortemente dialettale e va evitato in un italiano controllato.