psicologia

n.f. [pl. -gie] 1 scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale dell’uomo (istinti, emozioni, sentimenti, percezioni, memoria, volontà, intelligenza) e il comportamento degli animali | psicologia analitica o psicologia del profondo, la dottrina psicologica di C.G. Jung (1875-1961) che distingue un inconscio personale da un inconscio collettivo | psicologia individuale, la teoria psicologica di A. Adler (1870-1937) che, rispetto alla psicoanalisi freudiana, assegna un ruolo più decisivo alla coscienza rispetto a quello attribuito alla sfera dell’inconscio | psicologia della forma, teoria psicologica contemporanea che critica l’associazionismo e mette in rilievo l’originaria organicità e globalità di tutte le percezioni; è detta più com. gestaltismo | psicologia dell’età evolutiva, disciplina che studia lo sviluppo delle strutture psichiche fra la nascita e l’adolescenza | psicologia sociale, disciplina che indaga gli aspetti sociali del comportamento umano | psicologia applicata, utilizzazione sistematica e articolata delle teorie e dei metodi della psicologia per la soluzione di problemi posti dalla vita quotidiana | psicologia filosofica, nella filosofia classica, parte della metafisica che tratta della realtà sostanziale dell’anima 2 la capacità di penetrare l’anima umana, di intuirne i moti e le reazioni: mancare di psicologia; usare un po’ di psicologia nel convincere gli altri 3 il modo di pensare e di reagire di una determinata persona o di una categoria di persone: la psicologia dei bambini, delle masse

Comp. di psico- e -logia.