Le guerre di religione e il barocco

In sintesi

La "Satira menippea"Solo alla fine delle guerre di religione esce l'opera riassuntiva del tragico scontro fra cattolici e ugonotti, la Satira menippea (1593). Scritta da un gruppo di letterati, denuncia la violenza mettendo in caricatura chi l'aveva predicata in nome della fede.
La nascita della poesia baroccaIn un mondo dominato da guerre e cambiamenti radicali, i poeti si affidano all'unica realtà solida: la parola. Tra i più noti si ricordano Philippe Desportes (1546-1606), autore di Ultimi amori (1583); Jean de Sponde (1557-1595), ugonotto, che medita sul tema della morte: Stanze e sonetti sulla morte (1597).
Théodore Agrippa d'AubignéAgrippa d'Aubigné (1552-1630) è il maggiore poeta barocco francese. Il suo poema più famoso è Le tragiques (1616), diviso in sette quadri, che narra l'esperienza terribile della guerra fino al Giudizio Universale, con colori forti ed espressioni audaci.
Il teatroLa scena teatrale è dominata dalla commedia dell'arte italiana, ma alcuni autori tentano di adattarla al gusto del pubblico francese, come Pierre de Larivey (1540-1619). Altri, come Robert Garnier (1544-1590), iniziano il genere tragico (La troade, 1579; Les Juives, 1583); Étienne Jodelle (1532-1573), poeta della Pléiade, sperimenta forme teatrali nuove (Cléopâtre captive, 1552; Eugène, 1552).