Il romanzo cortese e Chrétien de Troyes

Maria di Francia

La vita della prima donna della letteratura francese è quasi ignota. Certamente soggiornò alla brillante corte di Enrico II ed Eleonora d'Aquitania in Inghilterra, nella seconda metà del secolo XII; inoltre, come si comprende dalle sue opere, possedette una vasta cultura. Ha lasciato la raccolta di favole Ysopet (circa 1170), ispirata alle favole di Esopo, un'opera agiografica tradotta dal latino, Le Purgatoire de saint Patrice (Il Purgatorio di san Patrizio), ma il suo capolavoro è una raccolta di brevi poemetti narrativi, i Lais (tra il 1160 e il 1170), tra cui spiccano Guigemar, Yonec, Lanval, Chevrefoil, Laostic. Il genere traeva origine da un termine celtico designante inizialmente una composizione musicale cantata per celebrare una vicenda meravigliosa e che passò poi a indicare il testo stesso. Tema unico e fondamentale dei suoi Lais è l'amore. In un'ambientazione meravigliosa e simbolica, ispirata alla tradizione romanzesca bretone, l'autrice esamina la varia e complessa fenomenologia dell'amore, e in particolare dell'amore femminile, tanto che il critico L. Spitzer ha potuto definire i Lais come l'equivalente narrativo di un trattato sulla natura d'amore. Maria di Francia eccelle nell'indagine psicologica realistica e attenta alle sfumature, per cui viene considerata la fondatrice della tradizione del romanzo d'analisi.