Il teatro fra le due guerre

Jean Cocteau

Jean Cocteau (1889-1963) fu un talento brillante, amante degli atteggiamenti clamorosi e provocatori, sostenitore dell'avanguardia in tutte le sue forme. Coltivò con cura la propria leggenda, attratto dal paradosso e dalla maschera. Si cimentò con i più vari generi letterari e artistici, dal balletto alla poesia, dal teatro al romanzo, dal cinema alla pittura, dando prova di un eclettismo capace di utilizzare i registri del reale e del surreale e i più diversi mezzi di espressione. La sua opera abbagliante, l'ostentata estetica della sorpresa suscitano nel lettore una certa perplessità e persino diffidenza. Tra le opere si ricordano: i romanzi Thomas l'imposteur (Thomas l'impostore, 1923) e Les enfants terribles (I ragazzi terribili, 1929), lucida analisi del conflitto tra adolescenti e adulti; le raccolte poetiche Le cap de Bonne Espérance (Il capo di Buona Speranza, 1919), Poésies (Poesie, 1913-23), Opéra (1927); le opere teatrali Orphée (1927), Oedipe roi (Edipo re, 1928), La machine infernale (La macchina infernale, 1934), Les parents terribles (I parenti terribili, 1938). Si dedicò anche al cinema (Le sang du poète, Il sangue del poeta, 1930).