Invenzione romanzesca e "nouveau roman"

Georges Bataille

Georges Bataille (1897-1962) ebbe l'infanzia segnata dalla malattia, dalla morte del padre e da un rapporto molto stretto con la madre. Dopo una breve adesione al surrealismo, elaborò una concezione personale del mondo e dell'arte, in parte vicina all'esistenzialismo. La sua vasta opera di saggista, romanziere, filosofo e poeta, supera i confini tra i generi e persegue un'unica, ossessiva ricerca, che attinge ai territori profondi e oscuri del dolore, del piacere, dell'estasi erotica o mistica. Nei romanzi Le bleu du ciel (L'azzurro del cielo, 1935, pubblicato nel 1957) e L'Abbé C. (L'abate C., 1949) l'erotismo, la violenza, l'azione assurda, la sovversione delle norme della scrittura si propongono come un viaggio ai confini del possibile, oltre divieti, regole, abitudini mentali. Tra i saggi si ricordano: L'expérience intérieure (L'esperienza interiore,1943 poi 1954); L'érotisme (L'erotismo, 1957); di particolare interesse La littérature et le mal (La letteratura e il male, 1957), in cui Bataille affrontò il tema centrale della sua opera, la "trasgressione", forma moderna dell'impulso prometeico, esaminando una serie di eroi della trasgressione, quali Sade, Baudelaire, F. Kafka. Fondò la rivista "Critique" (1946).