Il teatro del primo Novecento e Paul Claudel

Il teatro della Belle Époque

Dopo le esperienze del teatro naturalista e del teatro simbolista, la produzione teatrale attraversò un periodo scarsamente significativo, ispirandosi a varie tendenze: il "teatro d'idee", che portava sulla scena situazioni contemporanee con intenti moraleggianti (Eugène Brieux, 1857-1915; François de Curel, 1854-1929); il teatro sentimentale (Georges de Porto-Riche, 1849-1930), che riscosse grande successo; più ancora la commedia, come genere vitale di intrattenimento. Spiccano le commedie satiriche degli ambienti militare e della burocrazia di Georges Courteline (1858-1929), autore di Boubouroche (1893); quelle brillanti di Tristan Bernard (1866-1947), raffiguranti vizi e virtù di un'umanità mediocre (Triplepatte, 1905); e soprattutto quelle stilisticamente perfette di Georges Feydeau (1862-1921), maestro del vaudeville, genere già portato al successo nell'Ottocento da Eugène Labiche (1815-1888), in cui il ritmo dell'intrigo e il senso dell'assurdo generavano un'irresistibile comicità (La dame de chez Maxime's, 1899; Occupe-toi d'Amélie, 1908).