Il romanzo vittoriano e Charles Dickens

I romanzieri vittoriani minori

Al periodo appartennero anche romanzieri meno significativi, ma tuttavia degni di essere segnalati, che si rivolsero ai generi storico, politico, di propaganda naturalistica, poliziesco e psicologico. Lo stesso primo ministro Benjamin Disraeli (1804-1881) fu autore di romanzi politici e di costume (Vivian Grey, 1826; Sybill, 1845; Endymion, 1850).

Edward Bulwer-Lytton (1803-1873), dopo un popolare ritratto di dandy (Pelham, 1828), scrisse romanzi storici (Rienzi, 1835) e il più celebre The last days of Pompei (Gli ultimi giorni di Pompei, 1835), ma anche di genere gotico (A strange story, Una strana storia, 1862) e utopistico (The coming race, La razza a venire, 1871).

Charles Kingsley (1819-1875), vigoroso predicatore, propugnò nei suoi romanzi (Yeast, Fermento, 1848; Hypatia, 1852; Westward Ho!, All'Ovest, 1853) riforme sociali e il miglioramento delle condizioni delle classi lavoratrici.

Charles Reade (1814-1884) vide nella narrativa un veicolo propagandistico; introdusse nel romanzo sociale vittoriano i metodi dei naturalisti francesi, ma conservando elementi melodrammatici (Hard cash, Denaro rubato, 1863; The cloister and the hearth, Il chiostro e il focolare, 1861).

Al genere poliziesco si dedicarono Wilkie Collins (1824-1889), amico e collaboratore di Dickens, considerato il primo scrittore europeo di romanzi polizieschi, che nei due famosi The woman in white (La donna vestita di bianco, 1860) e The moonstone (La pietra lunare, 1868) introdusse la figura dell'investigatore che risolve un intricato caso grazie allo straordinario spirito d'osservazione (genere reso poi celebre da Conan Doyle), e l'irlandese Joseph Sheridan Le Fanu (1814-1873), che però ottenne risultati migliori con racconti del mistero e dell'orrore (Carmilla, 1872).

Elizabeth Cleghorn Gaskell (1810-1865), amica e biografa di Charlotte Brontë, scrisse romanzi in cui l'analisi del costume è condotta con finezza psicologica e sensibilità umana (Mary Barton, 1848; l'incompiuto Wives and daughters, Mogli e figlie, 1866); in North and south (Nord e sud, 1855) affrontò i problemi sociali del tempo (gli effetti dell'industrializzazione e della meccanizzazione sulla vita delle persone).

Lewis Carroll

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (1832-1898), è autore di opere per l'infanzia che gli hanno dato una fama mondiale. Lettore di matematica a Oxford, appassionato di rompicapi, giochi di parole e nonsense, pubblicò dapprima versi strampalati in riviste per l'infanzia finché non scrisse i suoi capolavori, Alice's adventures in Wonderland (Alice nel paese delle meraviglie, 1865) e Through the looking-glass (Attraverso lo specchio, 1871), che egli anche illustrò. Gli affascinanti esperimenti verbali e la sottile satira espressa attraverso personaggi assurdi fanno di Alice un'opera unica nel suo genere.