La poesia degli anni Venti e Trenta

In sintesi

Le nuove tendenzeCon l'imagismo la poesia comincia a costruire, in Inghilterra e in America, un linguaggio moderno ed essenziale, costituito di immagini definite e lucide che escludono ogni sentimentalismo, schema o "regola". Teorico del movimento è Ezra Pound (1885-1972), ma anche Thomas Stearn Eliot (1888-1965) opera nella costruzione di una nuova lingua poetica, frutto della fusione di linguaggio "alto", dotto e ricercato con registri colloquiali.
DoolittleHilda Doolittle (1886-1961) con la raccolta Poesie complete di H. D. (1915) propone una poesia rarefatta e a volte ermetica.
LowellAmy Lowell (1874-1925), oltre all'adesione imagista, si ispira ai simbolisti e ai parnassiani. Conduce importanti sperimentazioni formali.
StevensWallace Stevens (1879-1955) è interessato al rapporto fra osservatore e oggetto osservato. La poesia, come frutto dell'unione dell'immaginazione e del mondo, è la più elevata fra le attività umane e il poeta sembra assumersi il compito di creare una nuova religione. Fra le sue raccolte: Harmonium (1923), L'uomo con la chitarra blu (1937), Parti di un mondo (1942).
MooreMarianne Craig Moore (1887-1972) elabora una poesia radicalmente nuova e d'avanguardia. Per lei la poesia, pur allontanandosi dal mondo reale, lo ricrea nelle proprie forme. Opere: Poesie (1921), Osservazioni (1924), Poesie scelte (1935).
CummingsEdward Estlin Cummings (1894-1963) si afferma come poeta che attua un'abile innovazione formale, caratterizzata da un delicato lirismo e dalla celebrazione dell'individuo in contrapposizione con la massa. Usa la lingua comune con attenzione anche grafica alla versificazione, sovvertendo le regole tipografiche, morfologiche e sintattiche. Tra le sue opere: Tulipani e camini (1923), è 5 (1926), 50 poesie (1940), 73 poesie (1958).
CraneHart Crane (1899-1932) vuole impadronirsi delle tecniche poetiche più avanzate per renderle celebrative e profondamente integrate con la moderna vita americana. Sua opera più famosa, Il ponte (1930).
L'eredità americana MastersEdgar Lee Masters (1869-1950) ottiene grande successo con la raccolta Antologia di Spoon River (1915), una serie di epitaffi, a metà fra poesia e prosa, in cui i defunti di una cittadina del Midwest si raccontano in prima persona svelando i retroscena della propria vita, i sogni e le aspirazioni frustrate. La poesia di Masters, lo stile semplice e l'abilità drammatica si vestono di rivolta contro la morale puritana e gli schemi piccolo-borghesi.
SandburgCarl Sandburg (1878-1967) offre un'efficace descrizione dell'America e della sua gente comune con una lingua viva e ritmica (Chicago, 1916; Fumo e acciaio, 1920; Gli anni delle praterie, 1926).
WilliamsWilliam Carlos Williams (1883-1963), per metà inglese e per metà portoricano, volle creare una letteratura realmente americana nei temi e nella lingua. È uno dei primi scrittori americani a comprendere l'importanza dell'apporto delle arti figurative alla poesia contemporanea. È convinto che la poesia debba riprodurre la verità del mondo in ogni suo aspetto, senza distorsioni sentimentali. Sua opera principale è il poema epico Paterson, pubblicato fra il 1946 e il 1958.
FrostRobert Frost (1874-1963), forse il più conosciuto e amato fra i poeti americani del Novecento, vuole catturare ogni sfumatura della parlata e del panorama del New England. La natura e il suo rapporto con l'uomo come individuo sociale lo conduce alla riflessione sull'esistenza e sulla società americana. Opere: Testamento di un ragazzo (1913), A nord di Boston (1914), New Hampshire (1923), Albero testimone (1942).