Bari (provincia)

Indice

provincia della Puglia, 3821 km², 1.251.072 ab. (stima 2007), 327 ab./km², capoluogo: Bari. Comuni: 41. Sigla: BA.

Generalità

Estesa nella parte centrale della regione, è la più densamente abitata tra le province pugliesi ed è a volte ancora indicata con l'antica denominazione di Terra di Bari, adottata con valore amministrativo fino al 1861. Dalla forma allungata prevalentemente in direzione NW-SE, si affaccia per ca. 127 km sul mare Adriatico e confina con le province di Foggia, Potenza, Matera, Taranto e Brindisi. L'istituzione nel maggio 2004 della provincia di Barletta-Andria-Trani ha sottratto alla sua giurisdizione sette comuni.

Territorio

Dal punto di vista morfologico il territorio provinciale è interessato dalle Murge, insieme di alteterre che vanno progressivamente digradando da NW, dove superano i 670 m (monte Caccia, 680 m; Serra Ficaia, 673 m), a SE, e che verso l'Adriatico presentano un aspetto a gradinata dagli ampi ripiani. Le coste sono generalmente rettilinee e sovente alte. L'idrografia è condizionata dalle modeste precipitazioni, ma ancor più dalla natura calcarea del suolo e dalla giacitura suborizzontale delle formazioni rocciose; di conseguenza scarseggiano i corsi d'acqua superficiali (a eccezione del fiume Ofanto, che segna il confine con la provincia di Foggia), mentre è assai sviluppata la circolazione idrica ipogea, con diffusi fenomeni carsici (inghiottitoi, doline, grotte, come quelle particolarmente spettacolari di Castellana). I principali fattori di criticità ambientale sono rappresentati dallo sfruttamento, spesso eccessivo, delle cave da cui si estraggono materiali da costruzione, dalla presenza di discariche, anche abusive, e dall'inquinamento del suolo, dovuto all'intenso uso di fertilizzanti agricoli. Appartengono alla provincia di Bari il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, istituito nel 1998, e il Parco Regionale Lama Balice, tipica incisione carsica formatasi alla periferia del capoluogo. Il clima è di tipo mediterraneo, con temperature elevate in estate, per quanto mitigate dalla brezza marina, e relativamente miti d'inverno; le precipitazioni (600-800 mm annui) sono più copiose nelle zone più elevate delle Murge. Dal punto di vista demografico, dopo il decennio 1951-61 in cui l'area metropolitana di Bari ha registrato il maggiore incremento, attirando la popolazione dell'intero hinterland, si è verificato a partire dagli anni Ottanta un deciso rallentamento di questa tendenza. Nel decennio 1981-91 la dinamica si è addirittura invertita, come nelle aree metropolitane del Norditalia: la città di Bari ha perso parte della popolazione, mentre i comuni delle fasce limitrofe continuano il trend di crescita, iniziato già negli anni Settanta. Il saldo del movimento naturale si mantiene negativo e non è sufficientemente bilanciato dal flusso migratorio straniero. La popolazione vive prevalentemente accentrata nel capoluogo, che ospita circa un quarto degli abitanti della provincia, e in grosse borgate agricole; in alcune zone però, come per esempio in quella caratteristica dei trulli (Alberobello, Castellana, Locorotondo, Noci, Putignano), prevale nettamente l'insediamento sparso. I centri principali, dopo Bari, sono scaglionati lungo la costa (Bisceglie, Molfetta, Monopoli) o nell'area metropolitana barese (Bitonto, Modugno), mentre all'interno sorgono pochi comuni con un certo peso demografico, fra cui Altamura, Gioia del Colle e Santeramo in Colle. La fascia costiera, altamente urbanizzata e in continua espansione demografica, è percorsa da un tratto dell'autostrada A14 Bologna-Taranto, prima che in direzione del capoluogo si inoltri nell'entroterra barese, dalla SS 16 Adriatica e dalla linea ferroviaria, servita da treni ad alta velocità che collegano Bari a Milano. Procedono verso l'interno del territorio provinciale la SS 100, che arriva fino a Taranto passando per Gioia del Colle, e la caratteristica SS 172 Dei Trulli, che congiunge i paesi della cosiddetta “Murgia dei Trulli”, lungo la valle d'Itria. Il traffico aereo è concentrato nell'aeroporto di Bari-Palese, lo scalo principale della regione, mentre il porto di Bari è attivo per il traffico merci e per quello passeggeri (Dalmazia e Grecia).

Economia

Nonostante lo sviluppo industriale, favorito sensibilmente anche dagli interventi della Cassa per il Mezzogiorno, la Terra di Bari è rimasta una regione tipicamente agricola, nella quale però è necessario distinguere la fascia pianeggiante, fertile e ben coltivata, che produce in buona quantità cereali, ortaggi, frutta, olive, uva da vino e mandorle, dall'area collinare interna, sassosa e arida, nella quale sono possibili solo le colture arboree, dalla resa incerta e incostante per l'irregolarità delle precipitazioni. Il comparto manifatturiero, accentrato nel polo industriale di Bari-Modugno, che si estende anche lungo la direttrice Bari-Barletta, è tradizionalmente attivo nel settore alimentare, accanto al quale hanno registrato grande sviluppo i comparti metallurgico, chimico, poligrafico, edile, meccanico, elettromeccanico, della gomma, dei materiali da costruzione, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno, affiancati dal potenziamento della rete delle infrastrutture e dei servizi (finanziari, assicurativi, di consulenza alle aziende ecc.), concentrati soprattutto, come tutto il terziario (amministrativo, commerciale, culturale) nel capoluogo. Dal “polo tecnologico” del Politecnico di Bari, relativo ai settori dell'informatica e dell'ingegneria, trae notevoli benefici l'intera regione, così come dalla famosa Fiera del Levante. In espansione è il movimento turistico, che conta su numerose attrattive, come i trulli di Alberobello, dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, ma anche quelli di Locorotondo, Noci e Putignano, le famose grotte di Castellana, e varie località costiere, quali Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Mola di Bari, Polignano a Mare e Monopoli, dotate di buone strutture ricettive e ricreative.

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