Canino

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comune in provincia di Viterbo (44 km), 229 m s.m., 123,49 km², 5206 ab. (caninesi), patrono: san Clemente (seconda domenica di settembre).

Centro alle falde dei monti Volsini. Di origine etrusca e poi pagus romano, divenne nel sec. XI possesso della Chiesa, che lo concesse dapprima a Viterbo (sec. XIII) e poi ai Farnese (sec. XV). Nel 1808 venne venduto a Luciano Bonaparte, che vi apportò migliorie urbanistiche. § Nel quartiere medievale risaltano la chiesa di Santa Croce con portale romanico e la torre dell'orologio. Neoclassica è la collegiata dei Santi Andrea e Giovanni, al cui interno è la cappella Bonaparte con la tomba di Luciano; accanto si trova una fontana dodecagonale, attribuita al Vignola. La quattrocentesca chiesa di San Francesco contiene affreschi e tele rinascimentali. § All'agricoltura (pregiati oliveti, frutta e ortaggi) e all'allevamento bovino si affiancano numerose imprese artigiane (carta, cave, edilizia). Di rilievo il turismo estivo ed escursionistico, con il settore agrituristico in espansione. § Nei dintorni sorge l'abitato preistorico di Poggio_Olivastro, i cui scavi anno rivelato reperti appartenenti alla facies del vaso campaniforme.

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