Cerréto Sannita
Indicecomune in provincia di Benevento (38 km), 250 m s.m., 33,26 km², 4197 ab. (cerretesi), patrono: sant’ Antonio (13 giugno).
Centro posto nel settore sudoccidentale del Matese, del cui parco regionale è parte; è sede vescovile. Le prime notizie risalgono al sec. X ma è probabile che il suo castello sia sorto in età longobarda (il territorio faceva parte di uno dei gastaldati in cui era diviso il Ducato di Benevento). Il primo signore di Cerreto fu Raone e nel 1151 il paese appartenne a suo figlio Guglielmo (che adottò il patronimico Sanframondo). Ai Sanframondo successero nel 1483 i Carafa di Maddaloni, che lo tennero fino all'eversione dei feudi (1806). Durante i sec. XVII-XVIII fu un fiorente centro di produzione ceramica. Il paese fu ricostruito nell'attuale posizione dopo il terremoto del 1688. § Il borgo conserva un impianto urbanistico a scacchiera con numerose chiese barocche e palazzetti nobiliari con bei cortili. La parrocchiale di San Martino (1702) e la cattedrale della Santissima Trinità (1739) sono a tre navate divise da pilastri, con alte volte a botte, cupola e ampio transetto e presbiterio. Originale è la struttura barocca della chiesa di San Gennaro (1725). La chiesa di San Rocco e l'oratorio della Congrega (entrambi del sec. XVIII) conservano statue dello scultore locale Silvestro Jacobelli (sec. XIX). Il chiostro Monumentale di Sant'Antonio, attuale sede municipale, ospita il Museo civico e Mostra di Antiche Maioliche Cerretesi.§ Comune tradizionalmente agricolo (olive, uva da vino), conta anche su una sviluppata industria alimentare, enologica (solopaca DOC), tessile e dei materiali da costruzione, e sull'artigianato della ceramica (oggetti di ispirazione settecentesca). Rilevante il turismo.§ Nei pressi dei ruderi di Cerreto Vecchio sorge il santuario di Santa Maria delle Grazie (1598, rimaneggiato); poco più lontano è il santuario di Sant'Anna. Dell'antico castello feudale sussiste il rudere di un torrione cilindrico.