Faulkner o Falkner, William

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scrittore statunitense (New Albany, Mississippi, 1897- Byhalia, Mississippi, 1962). A parte un periodo trascorso in Europa durante e dopo la prima guerra mondiale, risiedette nel Sud degli Stati Uniti. Nel 1924 pubblicò The Marble Faun (Il fauno di marmo), raccolta di poesie cui seguirono i romanzi Soldier's Pay (1926; La paga del soldato) e Sartoris (1929) che valsero a Faulkner l'attenzione del pubblico: fu identificato quale esponente della “generazione perduta”, formata dai giovani intellettuali americani usciti dalla guerra mondiale sconvolti e delusi. Le prime opere di Faulkner già si aprono su quegli esperimenti linguistici e formali che gli avrebbero più tardi attirato l'attenzione mondiale. La cultura, i problemi socio-politici del Sud, il conflitto che ha luogo nella contea di Jefferson tra i valori difesi dalla vecchia tradizione ormai in sfacelo e gli apporti etico-culturali della nuova, disincantata e priva di scrupoli, formatasi dopo la guerra civile, sono oggettivizzati rispettivamente nelle famiglie dei Compson e Sartoris e degli Snopes. Il loro scontro diventa il nucleo centrale dell'ampia produzione di Faulkner. In The Sound and the Fury (1929; L'urlo e il furore) egli rappresenta la lenta involuzione e la tragica fine dei componenti della famiglia Compson, ricorrendo alla tecnica del “flusso di coscienza” al fine di tradurre, registrandoli dal di dentro, i vacillamenti di menti ormai sconvolte e votate al suicidio morale e fisico. In As I Lay Dying (1930; Mentre morivo) il discorso è unicamente affidato a una serie di personaggi che registrano nei loro monologhi l'evolversi tragico-ironico della storia. Nel 1931 apparve Sanctuary, grosso successo di cassetta, e nel 1932 Light in August (Luce d'agosto), storia del delitto del mulatto Joe Christmas, dove la violenza appare riscattata da un'alta e profonda pietà. Seguirono tra gli altri Absalom, Absalom! (1936), The Unvanquished (1938; Gli invitti), The Hamlet (1940; Il borgo) e Intruder in the Dust (1947; Non si fruga nella polvere), in cui Faulkner ritorna alla tematica della contea di Jefferson. Al 1942 risale la raccolta di racconti Go Down Moses (Scendi Mosè), tra cui si segnala The Bear (L'orso), stupenda ricostruzione dell'iniziazione del giovane Ike McCaslin da parte di Sam Fathers, vecchio capo indiano con sangue africano, alla vita dei boschi e al rituale della caccia. Sono evidenti in questa opera gli aspetti religiosi della problematica di Faulkner: la visione puritana del male e del senso del peccato. Seguirono il romanzo-dramma Requiem for a Nun (1951; Requiem per una monaca), noto in Europa in una riduzione curata da A. Camus, e A Fable (1954). In The Town (1957; La città), in The Mansion (1959; Il palazzo) e soprattutto in The Reivers (1962; postumo, I saccheggiatori), Faulkner rivela una vena di humour ereditato da Twain e dall'umorismo di frontiera. Legato a un modello formale simbolico-allegorico, con ricorrenti rimandi alla Bibbia, il discorso di Faulkner, pur muovendosi all'interno di una problematica propria del Sud, con specifici riferimenti spazio-temporali, acquista nella maggior parte delle opere una dimensione universale. Ha scritto anche soggetti, dialoghi e sceneggiature per film. Nel 1949 gli fu attribuito il premio Nobel per la letteratura.

Bibliografia

E. Wilson, La ferita e l'arco, Milano, 1956; F. L. Hoffman, O. W. Wickery, William Faulkner. Venti anni di critica, Parma, 1957; E. L. Volpe, A Reader's Guide to William Faulkner, Londra, 1964; M. Millgate, The Achievement of William Faulkner, Londra, 1966; M. Materassi, I romanzi di William Faulkner, Roma, 1968; M. Cunliffe, Storia della letteratura americana, Torino, 1990.

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