vinàccia
Redazione De Agostini
sf. (pl. -ce) [sec. XIV; latino vinacĕa, da vinum, vino]. Sottoprodotto della vinificazione costituito dalle parti solide (graspi, bucce, vivaccioli) dell'uva ammostata. Si possono ricavare da essa i vini torchiati, i vinelli, i secondi vini, l'acquavite o grappa, l'alcol, mentre il residuo solido può essere impiegato come mangime, concime o combustibile.