Tradizioni natalizie nel mondo: ecco le più particolari

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Come viene festeggiato il Natale nel mondo? Alcune tradizioni sono molto diverse da quelle italiane, tanto che spesso si tingono di note macabre e mostruose. Ne abbiamo raccolte un po', per scoprire le diverse usanze legate a questa festività così sentita.

In Italia la maggior parte delle tradizioni natalizie è legata al buon cibo che, a sua volta, rappresenta una spettacolare immersione nella nostra tradizione: dai cappelletti in brodo in Emilia agli struffoli napoletani e calabresi, si arriva al magnifico panettone milanese.  Ma le tradizioni legate al Natale non sono esclusivamente gastronomiche. Se per esempio è ormai consuetudine guardare il film "Una poltrona per due" (è forse Natale senza averlo visto?) esistono anche delle usanze molto particolari, alcune delle quali poco note. Partiamo da qui, per poi passare alle tradizioni nel mondo legate a questa festività. 

Le lucine di Leggiuno

In provincia di Varese, e precisamente a Leggiuno, Natale significa Luce. In paese si accendono infatti circa 700mila lucine natalizie che danno vita a un vero e proprio villaggio di Natale che sembra uscito dalle fiabe. La tradizione nasce da un'idea di Lino Betti, leggiunese di nascita. Era il 1999 quando Lino decise di acquistare, in Brasile, le prime luci natalizie. 1 dollaro per 100 lucine, e con soli 100 dollari di portò a casa le prime 10.000 luci. Col passare degli anni il signor Lino è riuscito a trasformare Leggiuno nel borgo delle Lucine di Natale, tanto che la sua casa e il suo giardino sono presto diventati un'attrazione per bimbi e adulti. 

Grotte glaciali, castelli fiabeschi, prati LED e gerbere colorate si accompagnano a un universo magico fatto di luce: carrozze, renne, carrozze, e lumachine luminose completano questo luminosissimo quadro natalizio. Ovviamente non manca neanche la casetta per la cioccolata o il vin brulé e, poco lontano, un Babbo Natale pronto per accogliere i più piccoli. 

Il tutto, però, con un occhio di riguardo per la sostenibilità. Grazie a una partnership con Esse Solar è stato infatti potenziato l'impianto fotovoltaico esistente.

Le tradizioni natalizie nel mondo

Paese che vai, tradizione che trovi. Sono infatti tante le usanze poco note che vanno in scena nel periodo più magico dell'anno. Dall'estemo nord con il suo folklore talvolta macabro e mostruoso, fino al Sud del pianeta con l'autenticità del Natale in Etiopia. E allora partiamo subito per questo viaggio tanto interessante quanto insolito. 

Krampus, il babbo natale del nord-est europeo

E se Babbo Natale fosse il diabolico Krampus della tradizione austro-tedesca? Krampus è una creatura pelosa (indossa cappotti o pellicce) e diabolica con le corna e denti aguzzi che agita fruste, catene e forconi, seminando paura e sgomento, terribile punitore dei bambini finiti nella lista dei “cattivi”. È un essere demoniaco che accompagna la figura religiosa-folkloristica della reincarnazione di San Nicola. Soltanto gli uomini scapoli possono travestirsi da Krampus. 

A Natale, di solito si limita a spaventare i bambini con il suo aspetto mostruoso, ma si dice anche che metta quelli più cattivi nel suo sacco, o che li incateni in una cesta per portarli all’inferno. Gli adulti in Austria e nei paesi vicini sono soliti travestirsi da Krampus all’inizio di dicembre, girando per le strade per spaventare i bambini.

Le streghe norvegesi

Alcuni norvegesi credono che streghe e spiriti maligni vaghino nel cielo notturno nella vigilia di Natale per spaventare loro e i loro figli. Cosa fare, dunque? Prima di tutto è necessario nascondere il "mezzo di trasporto" preferito dalle streghe. Le scope vanno quindi opportunamente celate alla vista, cosicché le streghe non possano usarle: se non c'è una scopa su cui saltare, non possono fare del male! Talvolta, però, la gente si spinge oltre sparando in aria un colpo di pistola di avvertimento per spaventarle.

Jólakötturinn, il gatto di montagna dell' Islanda

In Islanda chi non vuol essere divorato da mostri folkloristici locali, dovrebbe comprarsi dei vestiti, altrimenti Jólakötturinn, un gatto enorme che vive in montagna e scende alla vigilia di Natale, si potrebbe avvicinare a mangiare uno stufato di persone che non hanno ricevuto nuovi vestiti per l'occasione.

A Montréal la parata dei babbo natale

A Montreal il Natale sfila per la città con la Santa Claus Parade, una tradizione partita nel 1925.  Meglio conosciuta come la Défilé du Père Noël, la Montreal Santa Claus Parade in genere dispone di migliaia di bambini felici in attesa di intravedere Babbo Natale, con circa 15-20 carri che procedono lungo il centro di Boulevard René-Lévesque, da Guy Street a St. Urbain Street.

Mari Lwyd, il bucranio gallese

Mari Lwyd (solitamente tradotto come “giumenta grigia”) è una tradizione del folklore natalizio/invernale gallese (in particolare del Glamorgan e del Gwent) che consiste nel far girare per le strade un teschio di cavallo (o una sua riproduzione) fissato a un palo. La tradizione era ampiamente diffusa fino agli anni '20-'30 del XX secolo e scomparve quasi completamente (salvo in alcuni villaggi) negli anni '60.

La giumenta grigia veniva portata in giro da un uomo coperto sotto un lenzuolo bianco con una campana al collo. Gli uomini che partecipavano alla “processione” bussavano alle porte del villaggio, intonando poesie o canti e poi sfidavano chi gli apriva le porte in una battaglia di insulti in rima in gallese (detta “pwnco”). Dopo la gara, il gruppo viene invitato all’interno per un rinfresco.

Bilbao Bizkaia si illumina del natale

A Bilbao, nei Paesi Baschi, non soltanto le strade sono illuminate, ma anche gli oltre 120 alberi del bosco dell’Arenal, rivestiti di luci. Qui si può assaporare il famoso talo con chorizo, accompagnato da sidro e altre prelibatezze locali come formaggi, ciambelle, miele e dolci. Anche a Bilbao c'è un sostituto di Babbo Natale, uno dei personaggi più importanti della tradizione basca: Olentzero, affascinante carbonaio che si occupa di portare i regali a chi si è comportato bene.

A Caracas si va a messa sui pattini a rotelle

Nella capitale venezuelana alcune strade sono chiuse nelle notti precedenti a quella di Natale per consentire alla gente di andare alla messa di mezzanotte sui pattini a rotelle. Non è chiaro come sia nata questa tradizione, ma alcune persone dicono che era un'alternativa allo slittino o pattinaggio su ghiaccio in questo periodo di vacanza estiva nell'emisfero australe.

In Messico si intagliano i ravanelli

A Oaxaca, in Messico, il 23 dicembre si celebra La Noche de Rabanos (“La notte dei ravanelli”), un festival in cui commercianti e artigiani vendono ravanelli intagliati raffiguranti scene della natività, la fauna e l’architettura locale. Le sculture di ravanelli sono vendute come centrotavola di Natale e l’intagliatore del ravanello più bello vince un premio in denaro.

In Guatemala torna il diavolo

I guatemaltechi hanno un modo tutto loro di festeggiare: bruciano cumuli di spazzatura e superfluo, rappresentanti il diavolo. Il 6 dicembre si festeggia La Quema del Diablo (“il rogo del diavolo”), giornata in cui le famiglie del Guatemala accendono dei falò fuori dalle loro case e bruciano le icone di Satana per scacciare gli spiriti maligni e celebrare la vittoria del bene sul male. In passato, la gente portava fuori tutta la spazzatura dalle loro case e la incendiava, e alcuni lo fanno ancora.

Tuttavia, sulla scia del rischio ambientale, oggi molte persone si limitano a bruciare le piñatas a guisa di diavolo. Rimane l'originario valore del fuoco purificatore dell'inutile portato fuori dalle case per fate spazio al nuovo. Questa celebrazione è accompagnata da ciambelle tradizionali e punch di frutta calda che segnano l’inizio della stagione natalizia.

Il Secret Santa californiano

A Natale nella west coast di Los Angeles c'è una tradizione molto particolare legata ai regali di Natale. Si tratta del "Babbo Natale Segreto", noto come "Secret Santa": ogni persona pesca a caso il nome di qualcuno, a cui poi dovrà fare un regalo. Il destinatario del regalo prova poi a indovinare da chi lo ha ricevuto.  

Ma non finisce qui: a Los Angeles, come nella maggior parte dei sobborghi statunitensi, gli abitanti di ogni quartiere fanno a gara per illuminare case e giardini. A L.A. in particolare c'è un gruppo di strade, tutte connesse tra lor,  in cui il Natale assume proporzioni abnormi. A cominciare dai nomi: Candy Cane Lane (via del bastoncino di zucchero), Santa Klaus Lane (via di Babbo Natale), Raindeer Lane (via della renna). La selezione per acquistare o affittare casa in questi indirizzi è durissima. Per entrare devi ufficialmente dichiarare che ti impegnerai, ogni Natale, ad addobbare la casa e giardino adeguandoti agli standard decorativi altissimi dei vicini di casa.

Natale on the beach in Australia

Poi ci sono luoghi dove il Natale cade in Estate, come in Australia, dove le temperature possono sfiorare anche i 30°. E in questi casi il posto migliore per festeggiare è senza dubbio la spiaggia, da cui si possono ammirare Babbi Natale fare surf e pupazzi "di neve" fatti di sabbia. Negli ultimi anni le feste sono state così numerose e fuori controllo che l’alcool è stato vietato. Ovviamente, in questi casi al posto degli abeti si decorano le palme.

Il tuffo di Natale irlandese

Che sotto il caldo estivo ci si rinfreschi in acqua è sano, ma a Dublino è tradizionale il tuffo di Natale a Forty Foot e a SaltHill, vicino Galway, dove le acque dell'oceano sono gelide. Ovviamente poi è necessario scaldarsi, quindi i festeggiamento prosegue al pub con bevande calde e fiumi di birra. 

L'alba di natale in Etiopia arriva il 7 gennaio

In alcuni luoghi del mondo il Natale non solo arriva d'estate: in alcuni casi si può festeggiare anche lontano dalla notte del 25 dicembre! E' il caso dell'Etiopia che segue l'antico calendario giuliano: qui il Natale viene infatti celebrato il 7 gennaio.  

Nelle chiese ipogee di Lalibela, nella grande chiesa di Santa Maria (dedicata alla Madonna), dove il culto è cristiano copto, la festa del Natale è la più sentita, la più bella e partecipata dell’anno. Ogni anno circa 20mila fedeli celebrano la nascita di Gesù con una messa lunghissima: dura infatti circa 12 ore. Parte alle 9 di sera e termina alle 9 del mattino. Anche il "dress code" è importante. I sacerdoti indossano abiti sacri dai colori sgargianti, mentre i fedeli scelgono abitualmente il classico caftano bianco. Essendo un rito molto partecipato, non tutti riescono a entrare in chiesa. Per questo viene montato un maxischermo all'esterno, attraverso il quale tutti possono seguire le celebrazioni. 

Quando poi la notte finisce e il buio viene "inghiottito" dalla luce del giorno, il ritmo del rito cambia nuovamente: la frenesia e la gioia aumentano, perché è finalmente nato Gesù. E' l'alba di Natale!

Laura Cusmà Piccione

Foto di apertura: 123rf