Blue zone: i luoghi del mondo in cui si vive di più

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Dalla Sardegna, dove è stato osservato per la prima volta il fenomeno, al Giappone e al Costa Rica: ecco i luoghi del mondo dove si vive di più

Le blue zone sono le aree in cui si concentrano i popoli più longevi al mondo. Questa definizione nasce in seguito agli studi di Gianni Pes e Michel Poulain condotti in Sardegna. Senza mettere a punto una formula matematica di sicuro successo, le popolazioni ultracentenarie concentrate in cinque zone del globo condividono alcune abitudini, oltre a un’innata predisposizione genetica. Ecco cosa sono e dove si trovano le zone blu.

Cosa sono le blue zone

Si chiamano blue zone quelle aree geografiche in cui si concentrano più centenari. Sono sparse in tutto il globo e hanno alcuni fattori in comune. Questi popoli longevi seguono un'alimentazione sana, fanno movimento, coltivano relazioni sociali e alimentano le proprie prospettive di vita oltre il lavoro. Ovviamente, non si tratta di una formula matematica che dà automaticamente diritto all'accesso allo status di ultracentenario. Ma, stando agli studi condotti in questi luoghi, aiutano a supportare una specifica predisposizione genetica alla longevità
 

Perché si chiamano così?

Ma perché le zone in cui vivono più centenari si chiamano proprio blue zone? La spiegazione è più prosaica di quel che si potrebbe immaginare e deriva direttamente dal metodo di lavoro di Gianni Pes e Michel Poulain che, come anticipato, hanno per primi condotto studi sistematici su queste particolari aree geografiche. Durante le loro ricerche sugli ultracentenari in Sardegna, infatti, i due studiosi erano soliti indicare sulla mappa la presenza di persone particolarmente logeve con cerchi concentrici blu: da qui è nata la parola, che poi è stata ripresa in tutto il mondo. 

Le blue zone nel mondo

Le blue zone nel mondo sono cinque. La prima è concentrata nella zona di Okinawa, in Giappone. L'isola di Ikaria si trova in Grecia ed è la seconda zona blu della longevità. Poi c'è la Sardegna, in Italia, dove il concetto di longevità ha preso forma in particolar modo nella zona dell'Ogliastra. Nicoya in Costa Rica e Loma Linda in California sono rispettivamente la quarta e quinta blue zone. Qui la concentrazione di centenari è più elevata rispetto al resto del mondo. 

In Italia

Una delle più famose blue zone italiane è la Sardegna, dove ha preso forma la teoria legata a queste aree geografiche speciali. I sardi, in special modo quelli dell'Ogliastra e della Barbagia di Ollai, sono tra i popoli più longevi del globo. Tra le montagne della provincia di Nuoro l'aria è pura e le persone vivono a contatto con la natura, lavorando in fattorie, seguendo un'alimentazione sana a base di prodotti locali, facendo lunghe passeggiate e coltivando la propria spiritualità. In molti casi, questo stile di vita è visto come un'alternativa allo stress della vita metropolitana contemporanea, più usurante. 

Anche il Cilento, nella zona compresa tra i Monti Alburni e il Vallo di Diano, in provincia di Salerno, è stata identificata una nuova zona blu. Infatti, diversi studi condotti nei centri di Paestum, Palinuro, Velia e tutta l'area del Parco del Pollino. La presenza di circa 200 centenari e oltre su una porzione di 90mila residenti ha portato alcuni studiosi a indagare il loro stile di vita, l'ambiente e l'alimentazione. Luciano Pignataro e Giancarlo Vecchio hanno raccontato quest'ultimo aspetto nel libro Il Metodo Cilento.

Di blue zone ne parla anche un documentario su Netflix

Il fenomeno delle blue zone ha anche un suo documentario dedicato, visibile su Netflix. Protagonista della serie è Dan Buettner, un ricercatore che ha dedicato a questo argomento la sua intera esistenza. In un'intervista Buettner ha dichiarato che "non esiste una soluzione unica per garantire una vita lunga e prospera, ma è l'insieme di piccoli cambiamenti nel nostro stile di vita che crea un ambiente propizio per una vita sana". Secondo il ricercatore alcune comunità hanno modificato la propria quotidianità in funzione dei principi emersi dalle blue zone, ottenendo risultati interessanti. 

Nelle quattro puntate che compongono la miniserie, il protagonista parte da Okinawa, per poi spostarsi in Sardegna, California, Grecia, Costa Rica, per poi visitare Singapore e riportare le sue osservazioni in America. Obiettivo: cercare di capire se è possibile creare nuove zone blu nel mondo.

Stefania Leo

Foto di apertura di Danie Franco su Unsplash