Bestužev-Rjumin, Aleksej Petrovič

conte, diplomatico russo (Mosca 1693-Pietroburgo 1766). Dopo aver compiuto la propria preparazione a Copenaghen, Berlino e Londra, diresse la politica estera russa sotto la zarina Elisabetta (1741-61), orientandola, nonostante la francofilia della sovrana, verso un'alleanza con gli Asburgo e l'Inghilterra. Nel 1756 però, di fronte al “rovesciamento delle alleanze” (accordi anglo-prussiano e austro-francese), Bestužev-Rjumin, incapace di orientamenti nuovi, cadde in disgrazia e fu esiliato. Caterina II lo riabilitò nel 1762; ma era ormai tramontata per lui ogni possibilità di avere peso politico. Gli storici odierni si trovano raramente d'accordo nel giudicare la sua opera.

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