Fridays for Future

(“Venerdì per il futuro”) movimento studentesco internazionale di protesta, schierato a difesa dell’ambiente e contro le conseguenze delle azioni umane sul clima. Consiste in scioperi scolastici organizzati nel giorno di venerdì durante i quali gli studenti manifestano per le strade e nelle piazze di diverse città del mondo per chiedere ai governi di intraprendere azioni concrete a favore di uno sviluppo sostenibile e contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico del pianeta. I primi esempi di protesta studentesca a favore del clima si ebbero in occasione della COP21, la Conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi nel 2015. Queste rivendicazioni giovanili, incentrate soprattutto sulla richiesta dell’utilizzo prevalente di fonti energetiche rinnovabili e il rispetto dei diritti dei migranti climatici, sono diventate sistematiche con il nome di Fridays for Future in seguito all’iniziativa di Greta Thunberg. La giovane ambientalista svedese, dopo aver protestato quotidianamente nell’agosto 2018 contro le mancanze del governo del suo Paese nei confronti degli Accordi di Parigi, ha promosso l’iniziativa degli “scioperi del venerdì”, che si sono estesi in tutto il mondo. Il primo sciopero a carattere mondiale si è tenuto il 15 marzo 2019, quando oltre un milione di giovani ha sfilato per le strade di moltissime città, anche italiane. A questo evento ne sono seguiti altri, culminati nella Climate Action Week, due appuntamenti nel settembre 2019, a cui hanno partecipato a livello globale più di 7 milioni e mezzo di persone.

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