riciclare

v. tr. [da riciclo]. Nella tecnica, rimettere in lavorazione una parte della materia non trasformata o trasformata solo parzialmente nel ciclo precedente. Per estensione, impiegare in nuovi investimenti produttivi le scorie finanziarie accumulate con la vendita eccedente di un prodotto: riciclare i petrodollari; anche rimettere in circolazione denaro proveniente da attività illegali o delittuose (estorsioni, furti, rapimenti, ecc.). Anche con sfumatura ironica, riferito soprattutto agli uomini politici che, avendo perso prestigio e popolarità presso l'opinione pubblica durante la militanza all'interno di una formazione o l'esercizio di una determinata funzione, invece di ritirarsi dalla vita pubblica, cercano di riconquistare una posizione di primo piano nell'ambito di un nuovo partito o di un diverso incarico: nonostante avesse perso la sua credibilità sono riusciti a riciclarlo trovandogli un posto come assessore; in tal senso il p. p. è usato anche come agg. e sm. (f. -a): un gruppo politico che fa ampio ricorso ai riciclati.

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