Òme

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comune in provincia di Brescia (18 km), 231 m s.m., 9,91 km², 2904 ab. (omesi), patrono: santo Stefano (26 dicembre).

Centro situato nell'alta valle del torrente Gandovere. Nel Medioevo appartenne al vescovo di Brescia, che investì del feudo i Martinengo. Seguì poi le vicende di Brescia, entrando a far parte dei domini veneti nel 1428, per rimanervi fino al 1797.§ Agli ultimi anni del Seicento risale la parrocchiale di Santo Stefano, restaurata nel 1884-85: conserva una tela di Grazio Cossali (1598) e affreschi dei primi anni del sec. XX di Gaetano Cresseri. Interessante è il Maglio Averoldi, tappa del percorso didattico “La Via del Ferro e delle Miniere in Val Trompia”, che conserva attrezzi un tempo utilizzati nella fucina. Nella frazione di Cerezzata è la quattrocentesca chiesa della Madonna dell'Avello.§ L'agricoltura produce uva (cellatico DOC) e si raccolgono castagne. La piccola industria è attiva nei settori meccanico (elettrodomestici), enologico, dell'abbigliamento e della lavorazione dei metalli e del legno.

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