Ùras

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comune in provincia di Oristano (26 km), 23 m s.m., 39,36 km², 3106 ab. (uresi), patrono: santa Maria Maddalena (22 luglio).

Centro del Campidanonordoccidentale, situato alla destra del rio Mogoro; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. Sorse nel basso Medioevo, in un territorio dove dal VI millennio a. C. furono attivi giacimenti di ossidiana, al confine fra il Giudicato d'Arborea, di cui fece parte dal sec. XI, e quello di Cagliari. Munito di castello, ebbe importanza strategica e, nel 1470, fu teatro della battaglia fra Leonardo Alagon e il viceré aragonese Nicoló Carroz, per la successione nel Marchesato di Oristano. L'Alagon vinse, ma nel 1477 ebbe confiscati i possedimenti che passarono, con Uras, ai conti di Quirra. Divenuto proprietà nel sec. XVIII degli Osorio de la Cueva, fu riscattato nel 1839 in seguito all'abolizione del regime feudale.§ Nei pressi del paese sono i resti del nuraghe Domu Beccia, originariamente articolato in un corpo centrale trilobato, difeso da una cinta muraria con almeno sette torri, che dominava un vasto villaggio di capanne circolari. Nelle vicinanze sono visibili numerose “tombe dei giganti”.§ I principali prodotti dell'agricoltura sono cereali, ortaggi, barbabietole da zucchero, olive e uva (con produzione di vini DOC). Si pratica l'allevamento ovino, bovino e caprino. Alcune aziende operano nei settori edile, della carpenteria in legno e in metallo e dei materiali da costruzione (calcestruzzo).

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