òrgia

Indice

sf. (pl. -ge) [sec. XVIII; dal greco órgia-íōn, neutro pl., riti sacri].

1) Nel linguaggio tecnico storico-religioso, un rito, o un complesso di riti, che persegue una palese rottura con l'ordine costituito; tale rottura riguarda soprattutto interdizioni o tabù alimentari e sessuali, la cui osservanza rinvia a un sistema di rapporti sociali che, sotto l'aspetto etico e religioso, sostengono culturalmente una determinata comunità. 2) Per estensione, nel linguaggio comune, riunione di varie persone che si abbandonano a ogni licenza e sfrenatezza; bagordo, gozzoviglia: la festa si risolse in un'orgia.

3) Fig., grande quantità di cose o di sensazioni che provocano nell'individuo uno stato particolare di stordimento, di eccitazione, quasi di ebbrezza: un'orgia di colori, di immagini.

Etnologia

La funzione dell'orgia rientra nel quadro dei riti che instaurano una condizione caotica temporanea e anormale, in vista della reintegrazione dell'ordine, ossia della condizione cosmica permanente e normale; quasi che il cosmo, consumato dal tempo, abbia bisogno di periodiche rigenerazioni, e pertanto lo si riporta nell'“amorfo e nell'indistinto” (Eliade), anche mediante riti orgiastici che rompono ogni “forma”, per poi riportarlo a nuova vita ridandogli l'assetto consueto. Questo rinnovamento cosmico avviene di solito nelle feste di fine anno, durante le quali si celebrano tali riti orgiastici. Vista secondo una psicologia individuale, l'orgia apparirebbe talvolta come una salutare sospensione delle inibizioni imposte dal vivere civile, una rigenerazione o un rinnovamento, limitati però al microcosmo dell'individuo. Comunque la funzione psichica dell'orgia non spiega la sua funzione culturale, nel senso che si debba far procedere questa da quella: in realtà entrambe si spiegano indipendentemente o, meglio, parallelamente nello schema di un rinnovamento periodico. Il termine orgia ci deriva dal linguaggio sacrale della Grecia antica (dalla radice erg-, di érgon, opera, e di ergázesthai, fare) e conduce al significato originario di “azione”: un'azione che, svolgendosi nell'ambito del sacro, si configura come azione assoluta, contrapposta a una “teoria” assoluta. Tale contrapposizione acquista un senso preciso se si mettono a fronte, nella stessa cultura greca, i concetti di rito (e orgia significa appunto rito) e di mito (etimologicamente, discorso). Nella concezione greca il cosmo è fondato una volta per sempre dal mito, e ogni azione intesa a intervenire su di esso, sia pure temporaneamente, è un rito. In quest'ordine di idee le insorgenze mistiche greche (i misteri) si avvalsero dei riti orgiastici per operare una trasformazione del cosmo (e della condizione umana in esso prevista) non più temporanea, ma permanente.

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