Achillini, Clàudio

poeta e giurista italiano (Bologna 1574-1640). Laureatosi in legge nel 1594, insegnò successivamente nelle università di Bologna, Ferrara, Parma. Fu tra il 1616 e il 1621 segretario presso monsignor Alessandro Ludovisi (poi Gregorio XV). Nel 1622 fu ammesso all'Accademia dei Lincei. Scrisse non pochi versi d'un marinismo acceso. Celebre il suo sonetto Sudate, o fochi, a preparar metalli (maliziosamente ricordato dal Manzoni) da lui indirizzato a Luigi XIII, per la presa di La Rochelle, con una lettera dedicatoria. Ovvio bersaglio della polemica illuministica e antisecentesca, resta nella storia del marinismo e della metafora barocca come uno dei maggiori esponenti. Interessanti le sue lettere, raccolte nell'epistolario del Marino.

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