comune della Città Metropolitana  di Catania (16 km), 161 m s.m., 39,96 km², 50.744 ab. secondo una stima del 2007 (acesi), patrono: santa Venera (26 luglio).

Generalità

Città situata alle pendici sudorientali dell'Etna, su un ripiano di roccia lavica a dominio della costa ionica. L'abitato ha una struttura piuttosto irregolare e sulla piazza del duomo, centro del settore più antico, convergono le maggiori arterie. È sede arcivescovile.

Storia

La sua origine, che la leggenda collega al mito dei Ciclopi e all'idillio di Aci e Galatea, è legata alla presenza di insediamenti protoitalici sulle rive del fiume Akis, oggi scomparso, sui quali sorse poi la città greca di Xiphonia, detta Akis dai Romani. I Bizantini vi costruirono nel sec. VIII un castello. Nel 1169 la città fu quasi interamente distrutta dal terremoto; nel 1326, in seguito a un'incursione di Roberto d'Angiò e ai danni ingenti provocati da un incendio, gli abitanti si rifugiarono sull'altopiano dove costruirono la città odierna, che ebbe il nome attuale nel 1642 quando il re Filippo IV di Spagna l'affrancò dai vincoli feudali e la rese dipendente direttamente dalla corona.

Arte

Acireale assunse l'odierna fisionomia urbanistica con la ricostruzione seguita al disastroso terremoto del 1693.In città sorgono numerosi palazzi e chiese barocche tra cui il Duomo dedicato all'Annunciata e a Santa Venera (sec. XVI-XVII, rimaneggiato nel Settecento), dal magnifico portale sovrastato da un'edicola con statue, dove si conservano il simulacro argenteo della santa e alcuni affreschi settecenteschi di Pietro Paolo Vasta; la secentesca basilica dei Santi Pietro e Paolo ha la facciata in pietra bianca di Siracusa affiancata da un campanile settecentesco. La basilica di San Sebastiano, anch'essa del sec. XVII ma restaurata dopo il terremoto del 1705, ha una facciata barocca preceduta da una sinuosa balaustrata, con dieci statue di G. B. Marino (aggiunte nel 1754), alla cui sommità si eleva la loggetta campanaria. Si segnalano inoltre il Palazzo di Città (sec. XVIII), la Biblioteca (con circa 200.000 volumi e l'archivio storico), la Pinacoteca Zelantea, che ha sede nel Palazzo Comunale (1659), il Museo Archeologico e il Museo del Risorgimento. Al margine dell'abitato sorge il maestoso stabilimento delle terme di Santa Venera, costruito nel 1873, con facciata neoclassica.

Economia

La città è un attivo centro economico basato in prevalenza sul turismo: oltre a quello balneare sostenuto da notevoli strutture ricettive, ricreative, sportive e nautiche, è molto sviluppato anche quello termale alle terme di Santa Venera, che sfruttano acque e fanghi sulfurei clorurati e iodici, già noti forse ai Greci e certamente ai Romani. L'industria è attiva nei settori edile, dell'imbottigliamento di acque minerali, dei materiali da costruzione e della lavorazione di legno, marmo e pietra lavica; sono inoltre presenti cantieri navali e depositi logistici. Si praticano la pesca, l'artigianato del ferro battuto e la floricoltura, cui si affiancano l'allevamento bovino e l'agricoltura, con coltivazioni di agrumi (i tipici Verdelli).

Curiosità

È famoso il Carnevale, il più pittoresco della regione, con grandi carri allegorici e infiorati preparati da numerosi artigiani specializzati nella lavorazione della cartapesta. Ad Acireale furono girate alcune scene del film Palombella rossa (1989) di Nanni Moretti.

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