Affandi

pittore indonesiano (Cirebon 1907-Jakarta 1990). È il più noto esponente della nuova pittura nazionale indonesiana, che ebbe il suo inizio a Jakarta nel 1938 con la fondazione dell'Unione degli Artisti (Persatuan Ahli Gambar), poi meglio conosciuta come gruppo Persagi, la cui prima esposizione fu allestita a Bandung nel 1939. La pittura di Affandi, che trova il più immediato riferimento in alcuni aspetti dell'espressionismo tedesco (penetrati in Indonesia sulla spinta della lotta per l'indipendenza), è affidata essenzialmente al colore, attraverso una pennellata densa e rapida che trae notevoli effetti, oltre che dal contrasto cromatico, anche dal rilievo dei grumi e delle strisce di colore. Questa tecnica gli ha permesso di trasformare scene di genere e squarci paesaggistici in visioni irreali, surrealisteggianti e di grande potenza evocativa. Nel 1977 Affandi ricevette in Italia il premio internazionale “Dag Hammarskjöld”. Fra le sue opere più importanti sono da ricordare: Mia Madre (Coll. privata), Il Barbiere (Roma, Museo Nazionale d'Arte Orientale) e Autoritratto (Amsterdam, Tropen Museum), che segnano altrettante tappe della sua parabola artistica.

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